ZOOTECNIA: PRANDINI (COLDIRETTI), TORNA PER PASQUA AGNELLO MA PASTORIZIA RISCHIA DI SCOMPARIRE

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oltre quattro famiglie italiane su 10 (44%) porteranno carne di agnello a tavola a pasqua, in aumento del 13% rispetto allo scorso anno, per rispettare le tradizioni ma anche per sostenere la sopravvivenza dei 60mila pastori duramente colpiti dalla siccita’ nei pascoli e dai rincari dei costi di produzione legati alla guerra in ucraina. e’ quanto emerge da un’indagine coldiretti/ixe’ in occasione dell’avvicinarsi della ricorrenza durante la quale si acquista gran parte dei circa 1,5 chili di carne di agnello consumati a testa dagli italiani durante tutto l’anno. “senza un deciso impegno dell’intera filiera agroalimentare nazionale, la pastorizia italiana rischia di scomparire con l’abbandono di migliaia di famiglie che hanno fatto dell’allevamento il centro della loro vita”, afferma il presidente della coldiretti ettore prandini che lancia un appello a consumare prodotto italiano per sostenere l’economia ed il lavoro nel paese. “la tradizione dell’agnello pasquale aiuta a contrastare lo spopolamento delle aree interne, molte delle quali si trovano nell’epicentro dell’ultimo terremoto. gli effetti del conflitto si fanno sentire anche sulla nostra pastorizia con un calo dei redditi stimato, secondo un’analisi su dati crea, in oltre il 50%, che segue la crisi causata dalla pandemia. e’ a rischio un mestiere ricco di tradizione ma molto duro che garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversita’ e che si prende cura di circa 6 milioni di pecore, da nord a sud della penisola, anche attraverso tradizioni millenarie come la transumanza, proclamata patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ l’11 dicembre 2019”, conclude coldiretti.