CARRASSI (ASSITOL), QUADRO NEGATIVO PER LA FILIERA DELL’OLIO D’OLIVA, E’ IL MOMENTO GIUSTO PER APRIRE NUOVA STAGIONE

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“lo scenario attuale e’ decisamente negativo per l’olio d’oliva, ma puo’ rappresentare l’occasione giusta per aprire una nuova stagione di dialogo e collaborazione con la grande distribuzione, nell’intento di valorizzare al meglio quel prodotto straordinario che e’ l’extra vergine di oliva”, sottolinea andrea CARRASSI, direttore generale di assitol. a suo giudizio “sarebbe ora, finalmente, di ragionare sul riposizionamento dell’extra vergine, troppo spesso trattato da commodity e non da prodotto premium qual e'”. “l’olio d’oliva e’ un succo di olive che non smette mai di stupire per le sue qualita’ e le sua qualita’ sensoriali, non e’ un cellulare che, dopo oltre un anno, puo’ essere ancora utile per le funzioni per cui era stato programmato”, fa notare CARRASSI. “negli ultimi anni, qualche passo positivo si e’ fatto, basti pensare che oggi il 100% italiano rappresenta il 30% delle vendite nel 2022 mentre nel 2007 era appena il 10%”, indica il direttore di assitol. “resta pero’ molto da fare: il consumatore e’ piu’ attento, la sua passione per l’olio d’oliva e’ sempre forte, tuttavia il fenomeno delle vendite sottocosto, aggressivo e costante per tutto l’anno, svilisce prodotto, lavoratori e imprese, rendendo impossibile mantenere una reale redditivita’ della filiera. una situazione che perdura da anni e che in questo momento danneggia ancora di piu’ l’intero comparto”, avverte CARRASSI. “non potremo mai avere le stesse quantita’ della spagna, ma si puo’ lavorare sull’aumento di produzione e, al tempo stesso, sulla qualita’, disegnando una strategia che rilanci i prodotti premium”, prosegue il direttore di assitol. “lo stesso blending, invenzione tutta italiana che coniuga oli di diversa provenienza per creare prodotti a misura di consumatore, merita un racconto piu’ attento”, osserva . “ecco perche’ in un’annata cosi’ delicata, chiediamo alla grande distribuzione di lavorare con le aziende del settore e con tutta la filiera per ripensare insieme la strategia di mercato”, ribadisce CARRASSI.