ALLUVIONE: BERTINELLI (COLDIRETTI), BENE CDM ORA INTERVENGA ANCHE UE COME AVVENUTO PER GERMANIA

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“un primo passo per affrontare l’emergenza dell’emilia romagna dove a seguito della devastazione dell’alluvione saranno necessari ulteriori sforzi e risorse, anche con la partecipazione dell’unione europea”. e’ quanto ha dichiarato il presidente della coldiretti emilia romagna e vicepresidente nazionale nicola BERTINELLI all’incontro di palazzo chigi con il presidente del consiglio giorgia MELONI dopo il varo del primo pacchetto di aiuti da parte del consiglio dei ministri sull’emergenza maltempo. lo rende noto un comunicato stampa della coldiretti. “ci sono le condizioni – ha sottolineato BERTINELLI – per attivare al piu’ presto il fondo ue di solidarieta’ per accedere agli aiuti europei per le catastrofi naturali come e’ gia’ avvenuto per i 613 milioni di euro assegnati alla germania per l’ultima alluvione nel 2021, dopo che la stessa commissione europea si e’ detta pronta a fornire assistenza al popolo italiano”. “da quando e’ stato istituito il fondo europeo ha stanziato oltre 5 miliardi per 24 paesi europei colpiti da 80 calamita’ naturali fra inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccita’” ha aggiunto BERTINELLI nel sottolineare che “l’eccezionalita’ del disastro che ha travolto l’emilia romagna impone uno sforzo da parte di bruxelles per aiutare le nostre popolazioni che affrontano la catastrofe rimboccandosi le maniche, ma che non possono e non devono essere lasciare sole”. “serve al piu’ presto – ha concluso BERTINELLI – il commissario del governo per la ricostruzione che possa tagliare la burocrazia e fare arrivare il piu’ in fretta possibile gli aiuti alle popolazioni e alle imprese”. “nelle aree colpite – prosegue il comunicato – sono a rischio nell’intera filiera almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione. l’alluvione ha devastato oltre 5mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree piu’ agricole del paese con una produzione lorda vendibile della romagna pari a circa 1,5 miliardi di euro all’anno che moltiplica lungo la filiera grazie ad un indotto di avanguardia, privato e cooperativo, nella trasformazione e distribuzione alimentare che e’ stato fortemente compromesso. ai danni sulla produzione agricola – evidenzia coldiretti – si aggiungono quelli alle strutture come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse senza contare la necessita’ di bonificare i terreni e ripristinare la viabilita’ nelle aree rurali. l’alluvione ha invaso i campi con la perdita di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’emilia romagna, dove si ottiene circa 1/3 del grano tenero nazionale, in un contesto internazionale particolarmente difficile. ma l’esondazione ha sommerso – continua coldiretti – anche i frutteti ‘soffocando’ le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessita’ di espiantare e poi reimpiantare 15 milioni di piante di pesche, nettarine, kiwi, albicocche, pere, susine, mele, kaki e ciliegi. ma preoccupante e’ la situazione anche degli allevamenti con 250mila fra bovini, maiali, pecore, capre, polli, galline da uova e tacchini e migliaia di animali morti e affogati. colpita anche la produzione di mais, orzo, girasole, soia, erba medica, colture da seme per cereali, bietole, girasole ed ortaggi con migliaia di ettari completamente coperti dal fango, oltre a ulivi e vigne sott’acqua travolti dalle frane nelle aree collinari”.