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“serve un provvedimento speciale al fine di destinare fondi per aiutare le imprese danneggiate: e’ questo il primo di 7 punti che cia – agricoltori italiani dell’emilia romagna chiede alle istituzioni a seguito delle gelate, degli allagamenti e delle frane causate dalle piogge persistenti dei giorni scorsi”, informa l’organizzazione con un comunicato, dopo aver incontrato i rappresentanti di istituzioni ed enti, sia a livello locale che regionale, al fine di definire una linea strategica comune per aiutare in tempi brevi le aziende colpite dagli eventi calamitosi. “questi – secondo cia – gli altri punti da sviluppare al fine di dare ristoro alle imprese danneggiate: per quanto concerne i danni arrecati alle produzioni dalle gelate, inoltriamo la richiesta di un provvedimento integrativo al fondo agricat, viste le attuali incertezze normative relative alla gestione del fondo stesso; chiediamo l’attivazione di misure e interventi ‘speciali’ per la filiera ortofrutticola, viste le calamita’ che l’hanno colpita negli ultimi anni, poiche’ gli ingenti danni che hanno gravato su questo comparto possono portare a un disinvestimento nella produzione ortofrutticola con ingenti ripercussioni sulla filiera e sull’indotto come artigianato, commercio, servizi; al fine di evitare, in futuro, il ripetersi di frane e allagamenti, sollecitiamo le istituzioni locali e gli enti preposti ad eseguire la pulizia, il mantenimento e la verifica di uno stato di conformita’ degli alvei e degli argini dei fiumi; chiediamo l’attivazione delle ‘cause di forza maggiore’ per i territori colpiti, al fine di derogare alcuni impegni e vincoli previsti dalla programmazione du e copsr 2023-2027; e’ sempre piu’ urgente la semplificazione burocratica nella presentazione delle istanze per la delimitazione territoriale e per la richiesta degli aiuti e dei ristori; chiediamo infine – conclude cia emilia romagna – che venga data la possibilita’ di ottenere un supplemento di gasolio agevolato per le imprese che utilizzano le pompe azionate da mezzi diesel per far defluire l’acqua dai propri terreni”.