“per portare l’emilia-romagna fuori dall’emergenza serve intervenire in maniera tempestiva con risorse importanti e burocrazia snella in un territorio che sta subendo anche gli effetti devastanti delle gelate tardive di aprile, che hanno pesantemente ridotto la capacita’ produttiva di molte imprese agricole di quelle zone. sono queste le richieste ribadite oggi dal presidente cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, al tavolo convocato al masaf dal ministro francesco LOLLOBRIGIDA con il commissario alla ricostruzione post alluvione, il generale francesco paolo FIGLIUOLO, e le associazioni di categoria”. lo rende noto un comunicato di cia. “occorre avviare la ricostruzione con il contenimento degli oneri burocratici, trovando le risorse finanziarie necessarie al sostegno economico delle aziende colpite sia sulle colture orticole che su quelle pluriennali. e’ necessaria una legge speciale che ricalchi l’intervento legislativo degli eventi sismici del 2012, prevedendo indennizzi per le strutture danneggiate, gli scoli e le infrastrutture a uso irriguo”, afferma FINI, per il quale “un’attenzione particolare deve essere prestata alle zone collinari, dove va fatto un grande lavoro sulle infrastrutture viarie per evitare la chiusura di attivita’ agricole e zootecniche che acuirebbero i fenomeni di spopolamento gia’ in atto da molti anni”, precisa il comunicato. “FINI ha, infine, posto l’accento sul problema delle gelate tardive di aprile, che hanno causato in emilia romagna danni persino piu’ devastanti di quelle del 2020-2021”, conclude il comunicato, nell’evidenziare che “occorre, dunque, un intervento urgente per risanare queste imprese agricole, che oltre all’alluvione hanno dovuto affrontare questo ulteriore effetto del clima impazzito di questa primavera e rischiano di non avere alcun reddito nel prossimo anno”.