FAI, FLAI E UILA PESCA, PER FERMO 2022 POCHI 20,60 EURO INDENNITA’ GIORNALIERA RIAPRIRE TAVOLO CISOA

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“e’ ora di riaprire il tavolo con il ministero del lavoro per attivare la cisoa pesca, come del resto gia’ chiesto alla ministra del lavoro CALDERONE a inizio anno”, dichiarano in un comunicato stampa congiunto patrizio GIORNI della fai cisl, antonio PUCILLO della flai cgil ed enrica MAMMUCARI della uila pesca. “non e’ piu’ pensabile indennizzare una giornata di lavoro di un pescatore con 20,60 euro, cosi’ come si evince dal comunicato del ministero del lavoro. soprattutto dopo un intero anno di attesa, visto che l’indennita’ si riferisce al fermo biologico del 2022, obbligato dalle normative europee, che riconosce un’autentica miseria per una giornata di lavoro”. “crediamo e siamo fermamente convinti – spiegano GIORNI, PUCILLO e MAMMUCARI – che sia arrivato il momento di dotare anche il settore della pesca di un ammortizzatore sociale strutturato, che riconosca ai lavoratori un’indennita’ giornaliera dignitosa, anche per rilanciare e sostenere un comparto che sempre di piu’ si trova in difficolta’, per effetto delle restrizioni all’attivita’ di pesca imposte dall’unione europea, e per la mancanza di ricambio generazionale. ovviamente non e’ l’unico elemento utile al rilancio del settore, perche’ non possiamo tralasciare il fatto che non viene applicato il testo unico sulla sicurezza, il decreto-legge 81 del 2008, che la pesca non e’ considerata un lavoro usurante e che ancora non c’e’ la definizione di un percorso per il riconoscimento delle malattie professionali. questi secondo noi sono i punti su cui aprire un confronto con il governo, sempre se siamo tutti convinti che questo antico mestiere vada salvato e salvaguardato”.