GIORNATA CONCLUSIVA CON GLI INTERVENTI DI SALVINI TAJANI, PICHETTO, SANTANCHE’, LOLLOBRIGIDA

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la messa a punto della strategia del governo per il medio e lungo termine, non solo per agricoltura e agroindustria, e’ un complesso working in progress come si e’ evinto questa mattina dagli interventi dei numerosi ministri che sono intervenuti nel corso della giornata conclusiva dell’assemblea di confagricoltura che si e’ tenuta a roma nel maestoso palazzo della cancelleria. in parte sollecitati dalla cronaca polItica in parte dalle sollecitazioni del presidente dell’organizzazione massimiliano GIANSANTI hanno parlato i vicepresidenti del consiglio matteo SALVINI antonio TAJANI, il ministro dell’ambiente gilberto PICHETTO FRATIN, la ministro del turismo daniela SANTANCHE’ . e il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA. fra l’altro e’ stata ribadita la contrarieta’ del governo alla norma europea sul ripristino della natura anche per quanto riguarda le negative ricadute sull’agricoltura, nonostante questa sia sta esclusa dal testo approvato dal parlamento europeo. a proposito della questione GIANSANTI ha fatto notare che “quello che stona e’ che ieri il parlamento europeo ha votato per ridurre le produzioni mentre l’alto rappresentante dell’unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza josep BORRELL afferma che nel 2050 ci saranno da sfamare 10 miliardi di persone e l’anno scorso abbiamo dovuto recuperare tutti i terreni per produrre di piu’ e far fronte all’emergenza degli approvvigionamenti”. “come si puo’ pensare – ha domandato alla platea GIANSANTI – di essere parte di una strategia economica quando il legislatore europeo ti chiede di produrre meno?”. anche alla luce delle recenti posizioni europee relative all’uso di fitofarmaci, alle emissioni e ovviamente al ‘ripristino della natura’ il presidente ha ricordato che “non e’ stata presa alcuna decisione definitiva, anzi i punti di riferimento dei rispettivi negoziati sono migliorati rispetto alle proposte iniziali della commissione ue. restano ancora impegnative le sfide per coniugare la sostenibilita’ ambientale con quella economica, ma va riconosciuto che i risultati ottenuti oggi sono il frutto delle azioni di confagricoltura e delle decisioni assunte dal governo italiano in ambito europeo”. “la due giorni di lavori assembleari di confagricoltura e’ stata proficua e apre nuove prospettive per il settore primario. il confronto tra istituzioni, politica e imprese fotografa un comparto che ha i numeri per consolidare il proprio primato”, ha dichiarato con soddisfazione GIANSANTI al termine dell’assemblea. nel faccia a faccia conclusivo con il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA , GIANSANTI ha accolto con soddisfazione quanto annunciato per il settore, in linea con le richieste di confagricoltura a partire dal miliardo in piu’ a favore dei contratti di filiera, nell’ambito della revisione del pnrr, per soddisfare le richieste delle imprese, di gran lunga piu’ numerose rispetto alla dotazione finanziaria iniziale. “Un risultato importante, perche’ rafforza il dialogo tra agricoltura e industria che puo’ fungere da caposaldo per un piano di crescita per l’intero sistema agroalimentare italiano”. molto positiva, per confagricoltura, anche l’attenzione che il governo ha mostrato alla richiesta del presidente GIANSANTI di avviare un confronto strutturato tra i soggetti della filiera sulla formazione dei prezzi, dal produttore al consumatore, in un’ottica di medio periodo capace di dare certezze a tutti. “questo strumento – aggiunge GIANSANTI – avrebbe gia’ consentito di far fronte alla forte crescita dell’inflazione alimentare che ha gia’ prodotto un calo dei consumi”. il presidente di confagricoltura ha inoltre ribadito le preoccupazioni sull’inasprimento dei tassi di interesse che rischia di provocare un brusco calo dell’attivita’ economica.

SALVINI, RIDURREMO SPRECHI D’ACQUA
E COSTO DEI TRASPORTI

“agli imprenditori che ci chiedono strade e ferrovie per ridurre i costi rispondiamo con un piano di infrastrutture per l’italia al 2032, che presenteremo il 25 luglio alla lanterna”, ha dichiarato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti matteo SALVINI. anche per l’acqua, “abbiamo un piano di intervento sulla rete idrica nazionale a 10 anni e nel 2032 saranno operativi il primo treno merci torino-lione e il primo treno che passera’ sotto il tunnel del brennero. e ancora, sara’ finito il ponte sullo stretto di messina, con nuove tratte dell’alta velocita’ e ferrovie, strade e infrastrutture per 36 miliardi in calabria e sicilia”. sempre per l’acqua, il ministro ha ricordato che il bando per interventi sulle infrastrutture rimarra’ aperto fino a settembre per finanziare 10 progetti con 900 milioni di euro. “se non verranno assegnati tutti questi finanziamenti – ha spiegato il ministro -, abbiamo gia’ pensato ad altre iniziative perche’ i soldi per ridurre le perdite idriche dovranno essere tutti spesi”. per migliorare la logistica nazionale, si sta anche lavorando sul piano porti – “che sara’ legge entro l’anno” – e sul piano aeroporti. sulla legge per il ripristino della natura e il voto del parlamento europeo, SALVINI si e’ espresso affermando che si tratta di una follia ideologica che per le produzioni agricole ci mette in mano in mano agli altri paesi”.

TAJANI, OPPORTUNITA’ IN UCRAINA
PER L’AGRICOLTURA ITALIANA

di ucraina ha parlato il ministro degli esteri antonio TAJANI, evidenziando le opportunita’ che possono derivare all’agricoltura italiana dall’ingresso del paese nell’ue: “l’ucraina e’ un grande mercato per il nostro export”, ma – ha aggiunto – prima c’e’ la ricostruzione e “il nostro comparto industriale agricolo, con il suo saper fare, puo’ partecipare per ammodernare l’agricoltura di quel paese”. sulla legge per il ripristino della natura, “la battaglia politica non e’ ancora finita – ha affermato TAJANI – perche’ ora si va al trilogo. “l’italia – ha ricordato – ha votato contro in consiglio perche’ la proposta della commissione e’ ideologica, lontana dai cittadini e danneggia non solo gli agricoltori ma anche altri lavoratori”. come nel caso dei 70mila dello stop ai motori endotermici nel 2035, per i quali “noi – ha sottolineato il ministro – abbiamo proposto una transizione anche sociale e un po’ di buonsenso”. buonsenso necessario anche quando si parla di riduzione dei fitofarmaci che, secondo TAJANI si potra’ fare dando prima delle alternative agli agricoltori. queste possono venire dalle tea: “cominciamo a studiare per avere piante piu’ resistenti – ha concluso – e poi potremo togliere i fitofarmaci”.

LOLLOBRIGIDA, IN EUROPA INTERESSI
DIVERSI DAI NOSTRI

ha concluso la due giorni del congresso di confagricoltura il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA, che alla domanda se c’e’ qualcosa sotto che muove l’ue contro l’agricoltura e l’agroalimentare italiano ha risposto affermando: “nell’ue c’e’ chi e’ meno sensibile alla qualita’ e alla sicurezza alimentare, ma a noi non basta lo slogan ‘cibo per tutti’, vogliamo ‘cibo buono per tutti’. ci sono poi alcuni principi ideologici – ha aggiunto – ma anche, per alcuni, l’idea di un modello di standardizzazione per portare valore aggiunto lontano da chi produce. a qualcuno, infine, potrebbe interessare importare di piu’ perche’ non e’ un paese esportatore come noi e vive piu’ di import”. comunque qualcosa secondo il ministro sta cambiando in europa: “ho sentito dichiarazioni interessanti del presidente francese MACRON sui fitofarmaci in linea con le nostre posizioni”, ha continuato LOLLOBRIGIDA, che auspica un cambio di maggioranza nell’europarlamento nel 2024. sul divario tra prezzi alla produzione e prezzi allo scaffale, LOLLOBRIGIDA ha fatto presente che, “fermo restando che per un principio liberale lo stato deve intervenire nelle dinamiche economiche il meno possibile a meno che non ci siano distorsioni”, si sta lavorando sulle filiere per incentivare il dialogo e favorire contrattazioni lunghe che possono dare maggiore equilibrio alla ciclicita’ dei prezzi. per il ministro occorre “cercare di utilizzare le poche risorse dello stato e indirizzare gli interventi a sostegno delle filiere. lo stiamo iniziando a fare – ha concluso LOLLOBRIGIDA – anche con interventi di welfare che siano connessi con il nostro sistema produttivo, come la ‘carta dedicata a te’ che abbiamo appena fatto”.

PICHETTO FRATIN, CON PNRR INVESTIAMO
PER IRROBUSTIRE LE IMPRESE AGRICOLE

“noi dobbiamo aiutare le imprese italiane ad essere ancora piu’ performanti, con produzioni le migliori al mondo e che costano tanto perche’ la qualita’ e’ nel prodotto piu’ caro non in quello che costa poco”, ha sostenuto nel suo discorso il ministro dell’ambiente gilberto PICHETTO FRATIN, evidenziando che investire sul sistema delle imprese agricole e’ l’obiettivo del pnrr. “con il biometano investiamo 2 miliardi entro il 31 dicembre, per arrivare a produrre carburante per un quantitativo pari al consumo del sistema del trasporto pubblico”, ha detto il ministro, spiegando che questo “e’ un contributo alla decarbonizzazione e al sistema agricolo”. con l’agrivoltaico vogliamo produrre meglio sui terreni ma con un aiuto al reddito e ai profitti delle aziende che cosi’ possono diventare piu’ robuste e tecnologicamente avanzate”. per la transizione energetica il ministero dell’ambiente ha a disposizione 1/3 del pnnr, tra cui un miliardo per l’agrivoltaico, il cui piano e’ alla commissione ue per la valutazione tecnica; la risposta si avra’ presumibilmente – secondo il ministro – ad ottobre, ma anche altri filoni interessano l’agricoltura, per le ricadute future in termini di nuove tecnologie. sulla legge per il ripristino della natura, PICHETTO ha confermato la posizione dell’italia contro le ideologie dell’ue, ma ha anche sostenuto la necessita’ nel nostro paese “di una politica ambientale che vada oltre alle emergenze, fatta con realismo e azioni condivise per mediare tra interessi contrapposti”.

SANTANCHE’, TURISMO RURALE FORMULA
VINCENTE PER CHI CERCA ESPERIENZE

agricoltura e turismo, di questo ha parlato la ministra del turismo daniela SANTANCHE’, mettendo in luce come il binomio sia sempre piu’ vincente. “il covid ha cambiato le abitudini di tutti e anche la scelta del turismo lento, del turismo rurale ed esperenziale rientra in questo nuovo approccio alla qualita’ della vita”, ha sostenuto la ministra, sottolineando che in questo scenario gli agriturismi crescono molto proprio per il tipo di offerta proposto. inoltre, “chi sceglie di venire in italia – ha aggiunto – lo fa anche perche’ “da noi si mangia e si beve bene e poi si porta a casa i prodotti agroalimentari del made in italy”. per incentivare questo tipo di turismo “abbiamo fatto dei bandi dedicati ai 5.600 piccoli borghi per farli crescere e farli diventare mete turistiche”, ha concluso la ministra.

CARLONI (PRESIDENTE COMAGRI CAMERA),
L’UE RIPORTI L’AGRICOLTURA AL CENTRO

“la commissione europea ha tradito il patto fondativo della comunita’ che era quello di mettere in sicurezza le produzioni e l’approvvigionamento alimentare”, ha dichiarato mirco CARLONI (lega), presidente della commissione agricoltura della camera dei deputati, elencando tutte le barriere che, a suo parere, l’ue sta cercando di imporre all’agricoltura. dalla direttiva sul packaging a quella sull’etichettatura, dal nutriscore alla parificazione delle stalle, agli impianti industriali fino alla legge sul ripristino della natura: “tutte azioni che vanno contro gli interessi della comunita’”. “bisogna ripartire dall’agricoltura – ha concluso CARLONI – per tornare a produrre quello che serve all’ue”.

PRESIDENTE GIANSANTI APRE ASSEMBLEA CON FORTE CRITICA A TASSI INTERESSE

“l’aumento dei tassi da parte della banca centrale europea genera forti preoccupazioni per la stabilita’ dell’europa per la capacita’ competitiva degli stati membri. il rischio e’ che le misure adottate per contrastare la spinta inflazionistica possano innescare asimmetrie negative e durature sulla crescita”, ha detto il presidente massimiliano GIANSANTI nella sua relazione di apertura dell’assemblea di confagricoltura. “veniamo da un periodo pluriennale durante il quale gli imprenditori hanno fatto ricorso al credito per finanziare gli investimenti finalizzati a una maggiore competitivita’ aziendale. dalle innovazioni digitali, ai cambiamenti delle fonti energetiche in aggiunta al costante aggiornamento dei processi produttivi. sulla spinta della politica monetaria in atto negli scorsi anni, quando il timore era quello della deflazione, e’ stato fatto un ampio ricorso ai tassi variabili. oggi, il loro sostenuto aumento sta generando forte apprensione per la tenuta del conto economico e, di conseguenza, per la solvibilita’ delle imprese. in questa situazione, il crollo della marginalita’ spinge le aziende ai margini del mercato. per reagire, sono obbligate a trasferire i maggiori costi sul prezzo del prodotto finito, con il risultato di accrescere la spinta inflattiva. i prezzi all’origine scontano un forte calo, mentre sui mercati a termine prevalgono gli orientamenti dei ‘trader’. oscillazioni di cosi’ ampia portata non sono sostenibili per le imprese. rendono impossibile una corretta visione sulle prospettive dell’annata agraria. il settore agroalimentare ha bisogno di una strategia a lungo termine. non possiamo piu’ farne a meno, perche’ – come ho cercato di indicare – il contesto economico diventera’ piu’ sfidante. abbiamo un governo forte di un’ampia maggioranza politica e le risorse finanziarie per recuperare il tempo perso. rispondendo a una nostra richiesta, il governo ha deciso di costituire un tavolo agroindustriale”, ha spiegato GIANSANTI. “da parte nostra, abbiamo gia’ presentato un documento di proposte. rafforzamento della logistica e delle infrastrutture per facilitare l’esportazione dei nostri prodotti. nel trascorso decennio, sono quasi raddoppiate. e’ nelle nostre possibilita’ salire da 60 a 100 miliardi di euro l’anno. con la crescita delle esportazioni possiamo far salire anche il tasso di autoapprovvigionamento fermo al 75%, producendo cosi’ nuova ricchezza e buoni posti di lavoro. un altro punto per noi sensibile e’ quello del rafforzamento delle filiere. scontiamo la mancanza di un confronto strutturato con le altre parti del sistema agroalimentare. alla grande distribuzione italiana, in particolare, chiediamo di studiare un’iniziativa per contrastare la caduta dei consumi dei prodotti destinati all’alimentazione. manca meno di un anno al voto per il rinnovo del parlamento europeo a cui, nel mese di ottobre, fara’ seguito la nomina della nuova commissione. con il copa, siamo impegnati al massimo per la tutela delle nostre imprese di fronte alle proposte avanzate dalla commissione nel quadro del ‘green deal’. grazie alle decisioni assunte dal nostro governo in seno al consiglio della ue e alle iniziative degli amici europarlamentari sono stati gia’ ottenuti sensibili miglioramenti rispetto ai progetti della commissione. dalla riduzione dei fitofarmaci, al recupero della natura, fino all’ulteriore estensione agli allevamenti della direttiva sulle emissioni industriali. sono troppe le proposte e gli orientamenti della commissione che vanno nella direzione sbagliata. penso al ‘nutriscore’ contro il quale, da soli, abbiamo intrapreso e vinto una battaglia di fronte all’autorita’ garante della concorrenza e del mercato. penso all’etichetta irlandese sugli alcolici ingiustamente penalizzante per il consumo moderato e consapevole dei vini. con gli amici di confindustria, abbiamo presentato un esposto alla commissione per ottenere un cambio di rotta. penso alle proposte sugli imballaggi che penalizzano l’italia che, sulla pratica del riciclo, ha conquistato posizioni all’avanguardia in europa”, ha detto ancora il presidente di confagricoltura. “una buona notizia e’ pero’ arrivata nei giorni scorsi da bruxelles, con la presentazione della proposta di regolamento sulle tecniche di evoluzione assistita. forse, e’ finita l’epoca dell’ostracismo nei confronti della ricerca scientifica e delle innovazioni. vogliamo essere messi nella condizione di produrre di piu’, con una minore pressione sulle risorse naturali e una crescente partecipazione del nostro settore alla ‘decarbonizzazione’ dell’economia. su queste basi, a nostro avviso, dovra’ essere rivista la pac dopo il 2027. quella in vigore dall’inizio di quest’anno e’ chiaramente inadeguata. con un bilancio adeguato, la pac deve tornare ad essere uno strumento di politica economica per continuare a garantire ai consumatori produzioni adeguate in termini di qualita’ e quantita’. e a costi accessibili, insieme a un giusto reddito per gli agricoltori. agli aspetti produttivi, va poi aggiunto il presidio e la cura del territorio che l’agricoltura assicura alla collettivita’. senza il nostro lavoro, il dissesto idrogeologico sarebbe piu’ grave. la vitalita’ socio-economica delle aree extraurbane dipende dai risultati delle nostre imprese. le attuali risorse finanziarie assegnate alla pac sono insufficienti. meno dello 0,5% del pil europeo”, ha concluso GIANSANTI.

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA: URSO, VOTO DI OGGI
PE SU RIPRISTINO NATURA E’ IL PASSATO

“il voto di oggi del parlamento europeo sulla proposta di legge sul ripristino della natura e’ il passato dell’europa; il voto del senato del ddl sul riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio e’ il futuro”, ha dichiarato il ministro delle imprese e del made in italy adolfo URSO. “il primo e’ il passato perche’ non tiene conto di quanto e’ accaduto, con la pandemia e la guerra in ucraina, che hanno dimostrato come il cibo sia un bene primario, che fa parte della sicurezza nazionale e che per questo va garantito producendolo all’interno dell’ue”. invece – ha evidenziato il ministro – con la legge per il ripristino della natura si chiede di ridurre le terre coltivate e, d’altra parte con la direttiva sulle energie rinnovabili si chiede di aumentarne la produzione ma si impedisce agli agricoltori di fare la propria parte. “il prossimo parlamento europeo – ha dichiarato URSO – dovra’ riportare un po’ di buonsenso al posto dell’ideologia”. “noi – ha continuato il ministro – siamo alfieri della tutela dell’ambiente e della qualita’ degli alimenti, per questo non si capisce l’accanimento contro il made in italy agroalimentare. al posto di questi commissari dirigisti deve tornare l’unione europea basata sul principio della liberta’ di scelta dei cittadini e delle imprese”. da ultimo, URSO ha voluto sottolineare il passo fondamentale fatto da questo governo con l’istituzione, in accordo con il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA, presso il ministero del made in italy, del tavolo sull’agroindustria, “per dare una politica di filiera a questa eccellenza cosi’ importante per l’economia nazionale”.

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA: MINISTRA BERNINI
ANNUNCIA 11 MILIARDI PER L’AGRITECH

“l’agritech e’ l’agricoltura del futuro, creatrice di prodotti, di servizi e di ricchezza” ha affermato la ministra dell’universita’ e della ricerca anna maria BERINI, ricordando che sono 11 i miliardi del pnrr destinati a questo ambito. “9 miliardi sono per la missione agritech di ricerca per le imprese, un centro che svolge ricerca e promuove lo sviluppo di tecnologie innovative nel settore agricolo”. si tratta di un ecosistema delle conoscenze che – ha spiegato la ministra – “intendiamo finanziare anche dopo il 2026, per dare continuita’ alla ricerca”. la partecipazione della ministra BERNINI al congresso di confagricoltura ha dato l’occasione per annunciare la firma ad ottobre di un memorandum con israele che prevede il rinnovo dei rapporti di collaborazione scientifica con il nostro paese. tra gli ambiti considerati c’e’ il supercalcolo, fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione.

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA: INTERVENTO
DG ISMEA ZAGANELLI

per gli agricoltori e’ difficile lavorare in questo stato di continue emergenze, “per questo ismea ha lasciato aperte le opportunita’ di sostegno agli investimenti”, ha spiegato maria chiara ZAGANELLI direttore generale dell’istituto di servizi per il mercato agroalimentare. anzi, le misure sono state calendarizzate – ha spiegato – per agevolare la programmazione degli investimenti. sempre per sostenere le imprese agricole, ismea “ha cercato di semplificare l’accesso al proprio fondo di garanzia creditizio, l’unico pubblico, per rendere il piu’ rapido possibile il rapporto con le banche”, mentre per due momenti emergenziali particolarmente gravi quali il covid e le alluvioni di maggio, ha usato “uno strumento vecchio come la cambiale agraria (che da’ l’accesso a un prestito a tasso zero con un pre ammortamento di 24 mesi) che, pero’, si e’ dimostrato efficace per dare continuita’ aziendale. “per le azienda alluvionate abbiamo aperto la piattaforma per i prestiti cambiari il 3 luglio e lo stesso giorno – ha concluso ZAGANELLI – l’abbiamo chiusa perche’ avevamo gia’ impegnato i 15 milioni disponibili”.

ASSEMBLEA CONFAGRICOLTURA: INTERVENTO
DI CARFI’ (AGEA)

di competitivita’ ha parlato salvatore CARFI’ di agea, che ha dichiarato la volonta’ dell’agenzia per le erogazioni in agricoltura di iniziare a erogare i pagamenti della pac gia’ dal 16 ottobre, primo giorno di avvio previsto. “non arrivare al 30 giugno, ultimo giorno possibile – ha affermato -, e’ un modo per migliorare la competitivita’ delle imprese agricole italiane, dando liquidita’ in linea con gli altri paesi europei”. “gli aiuti – ha aggiunto – rappresentano il 23,7% del reddito degli agricoltori, quindi avere subito disponibilita’ permette, oltre che di avere reddito, anche di poter fare investimenti”. sempre per rendere maggiormente competitive le aziende nazionali occorre ridurre la burocrazia. “per questo agea sta pensando a pagamenti automatici partendo dal fascicolo aziendale”, ha concluso CARFI’.