AGEA PRESENTA RISULTATI E PROSPETTIVE CRIMINAL FOCUS AREA INTERVENTI DI VITALE, RISPOLI, FRADDOSIO

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“dopo 9 mesi e mezzo sono convinto che il percorso intrapreso in agea e’ quello giusto. siamo partiti ridisegnando l’organizzazione interna e siamo pronti per sviluppare la nuova ‘mission’ dell’agenzia. avevamo trovato una situazione caotica e disorganizzata e ora invece abbiamo messo a regime le energie interne per fare sistema”, ha detto fabio VITALE, direttore generale di agea, concludendo l’open forum finale per presentare risultati e prospettive future del progetto criminal focus area – cfa. sul progetto cfa VITALE ha parlato in un’intervista ad “agra press” disponibile qui https://www.youtube.com/watch?v=f5SwX9MB2kA “quello che presentiamo oggi e’ solo uno degli strumenti che stiamo mettendo in campo”, ha detto VITALE che ha citato il rinnovo per 3 anni della convenzione con l’arma dei carabinieri e la nuova convezione con inps. “agea cambiera’ molto perche’ non saremo piu’ passivi ma faremo ‘intelligence’ amministrativa, cooperando con le forze dell’ordine. la carta dei suoli, che sara’ operativa dal 1 febbraio 2024, avra’ in questo senso un impatto fondamentale per la correttezza della gestione degli aiuti”, ha aggiunto il direttore agea. “al centro del nostro progetto ci sono lo sviluppo dell’agricoltura e gli agricoltori che oggi percepiscono agea come un moloch che non funziona!”, ha detto ancora VITALE che, parlando del sistema ibrido stato-regioni di erogazione dei pagamenti, ha chiesto di creare con fini operative una conferenza tra agea e i direttori generali agricoltura di tutte le regioni. parlando del sian il direttore ha parlato di un sistema che deve essere al servizio dell’agricoltura ma che oggi e’ “un colabrodo”: per questo sara’ necessaria uniformita’ nel deposito sul sian dei fascicoli aziendali da parte dei singoli organismi pagatori regionali, in modo da avere maggiore uniformita’. “mettere la tecnologia a supporto della prevenzione e repressione di importanti fenomeni criminosi, pone un tassello importante nel nostro ambizioso progetto di ripristino della legalita’, in particolare nelle aree meno sviluppate e quindi piu’ deboli del paese grazie ai finanziamenti europei previsti dal pon legalita’ e’ stato possibile mettere a servizio delle forze di polizia, degli enti pubblici e degli enti locali gestori del territorio le piu’ moderne tecnologie in materia di telerilevamento di fotointerpretazione del suolo capaci di fornire informazioni preziose sia per le attivita’ di indagine, sia per le attivita’ di gestione e monitoraggio del territorio’. alla presenza di istituzioni, forze dell’ordine ed esponenti delle realta’ economiche e sociali del panorama nazionale, sono state presentate le funzionalita’ e finalita’ del progetto e le sue evidenze scientifiche”, ha detto ancora VITALE parlando del progetto cfa. sviluppato sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’interno, criminal focus area e’ nato con l’obiettivo di contrastare i fenomeni criminali connessi alle attivita’ produttive grazie a strumenti tecnologici innovativi e all’avanguardia messi a disposizione degli ‘addetti ai lavori’ e forze dell’ordine impegnati nel ripristino e nel rafforzamento della legalita’ nelle regioni che sono parte del programma pon legalita’. qui la sintesi del progetto (https://bit.ly/3LwZlnj ) il progetto e’ stato illustrato da pier paolo FRADDOSIO, direttore dell’organismo pagatore di agea, che ha spiegato come si e’ sviluppato il lavoro, i risultati raggiunti e le potenzialita’ future. sono stati presentati in particolare tre casi studio di applicazione del progetto cfa che hanno visto coinvolte tre aree particolarmente sensibili del paese: il comune di caivano, il comune di san severo e la regione sicilia. “l’innovazione tecnologica permettera’ una sempre piu’ efficace difesa dell’ambiente e degli ecosistemi. i progetti messi in campo consentono e consentiranno all’arma dei carabinieri di ottimizzare l’impiego di risorse umane, materiali e di migliorare l’azione preventiva e repressiva nel settore agro-forestale, fortificando, cosi’, l’efficienza della capillarita’ dei presidi nel territorio, anche nella essenziale funzione di salvaguardia delle nostre preziose risorse naturali”, ha detto nel suo intervento andrea RISPOLI, generale di corpo d’armata e comandante cufaa-comando carabinieri unità forestali, ambientali e agroalimentari. “le criminal focus area – ha spiegato andrea ROSATI, direttore associazione mondiale di zootecnia e referente scientifico del progetto – sono aree potenzialmente interessata da attivita’ criminose e il loro monitoraggio e lo sviluppo di correlazioni con dati giudiziari, ambientali ed economici costituiscono degli strumenti di supporto decisionale e di valutazione e controllo del territorio. dalle ricerche effettuate, emerge che la maggior parte delle cfa sono concentrate nelle zone del mezzogiorno e nella stessa area si registrano il maggior numero di famiglie in condizioni di poverta’ relativa, evidenziando una situazione di correlazione tra criminalita’ e poverta’. inoltre, andando a raffrontare le criminal focus area con i reati ambientali emerge una strettissima correlazione tra i fenomeni, che puo’ essere ulteriormente approfondita e che conferma che l’individuazione delle cfa puo’ consentire la prevenzione dei fenomeni illeciti e quindi dei reati ambientali”.