IG: “LES ECHOS”: INDICAZIONE DI ORIGINE PRESTO EUROPEA FATICA A SEDURRE GLI INDUSTRIALI

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l’allargamento europeo portera’ piu’ settori manifatturieri e artigianali verso le indicazioni geografiche (ig)?, si chiede “les echos” in un articolo dedicato a questo marchio istituito dieci anni fa in francia per collegare un prodotto non alimentare al luogo di produzione e garantirgli una protezione contro le contraffazioni, soprattutto asiatiche. se l’ig diventera’ europea, osserva “les echos”- otterra’ il riconoscimento europeo allo stesso modo dei prodotti agricoli, dei vini e degli alcolici. all’inizio di maggio il parlamento e il consiglio hanno raggiunto un accordo sulla proposta di regolamento elaborata dalla commissione un anno fa, anche se “l’ig europea non entrera’ in vigore prima della fine del 2024-2025”, avverte audrey AUBARD, segretaria generale dell’associazione francese delle indicazioni geografiche industriali e artigianali. male sedie di liffol , le porcellane di limoges, il lino basco, il granito della bretagna – tra quelli che hanno ottenuto l’ig – cosi’ come le argille del velay, la pietra del sud e i merletti di calais – le cui richieste sono sotto esame – si stanno gia’ fregando le mani. attualmente, comunque, sono ben poche le filiere industriali francesi che si sono lasciate sedurre dall’ig, osserva “les echos”, appena quattordici.