“l’ipotesi affrontata nel consiglio dei ministri dell’agricoltura e della pesca dell’unione europea che vedrebbe la commissione libera di poter disporre direttamente la chiusura della pesca in maniera emergenziale senza dover consultare gli stati membri interessati, riscontra la netta contrarieta’ dell’italia. ora se ne parla per l’attivita’ di pesca nel mar baltico, dove la nostra marineria non e’ direttamente interessata, ma in futuro, concretizzatosi questo pericoloso precedente, potrebbe riproporsi anche nel mar mediterraneo. non siamo favorevoli alla concessione di un potere cosi’ ampio alla commissione, poiche’ il meccanismo di chiusura della pesca scatterebbe in automatico senza una consultazione ulteriore con gli stati membri interessati. non siamo contrari al rigore, siamo contrari al decisionismo che non tiene conto delle specifiche esigenze delle varie realta’, come dimostra la posizione che abbiamo anche in merito alla riapertura della discussione sulle chiavi di ripartizione del totale ammissibile di catture di tonno rosso tra le varie parti contraenti. abbiamo gia’ fatto abbastanza; i nostri pescherecci hanno dato abbastanza, forse anche troppo. l’italia, percio’, ritiene che la priorita’ sia mettere fine alla sorta di immunita’ di cui sembrano godere le unita’ di pesca non europee. le regole valgono per tutti oppure non avranno mai il consenso del governo italiano. noi siamo qui per tutelare il lavoro della marineria italiana ed europea e non per determinarne il declino a favore di una concorrenza sleale”.lo ha dichiarato il sottosegretario al masaf, senatore patrizio LA PIETRA, a conclusione della conferenza stampa indetta da fratelli d’italia per illustrare tutti i provvedimenti adottati in questo primo anno di governo a sostegno del comparto agricolo e della pesca.

