EMISSIONI INDUSTRIALI: RAGGIUNTO ACCORDO TRA PE E CONSIGLIO SU REVISIONE DIRETTIVA IED

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“nella tarda serata di martedi’, i negoziatori del parlamento e del consiglio hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali (ied) e della direttiva sulle discariche di rifiuti, nonche’ sul nuovo regolamento relativo al portale delle emissioni industriali”. lo rende noto un comunicato del parlamento europeo, che cosi’ prosegue: “l’obiettivo e’ quello di combattere ulteriormente l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo causato dai grandi impianti agroindustriali, che puo’ anche portare a problemi di salute come asma, bronchite e cancro. le nuove norme renderanno obbligatorio fissare i livelli di emissioni piu’ severi possibili e spingeranno gli impianti industriali a concentrarsi maggiormente sull’efficienza energetica, idrica e dei materiali e sul riutilizzo, oltre a promuovere l’uso di sostanze chimiche piu’ sicure, meno tossiche o non tossiche nei processi industriali, attraverso obiettivi di emissione o di prestazione ambientale. per combattere la scarsita’ d’acqua, gli obiettivi di prestazione ambientale diventeranno obbligatori per il consumo di acqua. per quanto riguarda i rifiuti, l’efficienza delle risorse, l’efficienza energetica e l’uso delle materie prime, gli obiettivi saranno compresi in un intervallo e per le nuove tecniche saranno indicativi. i co-legislatori hanno deciso di estendere la ied anche agli impianti dell’industria estrattiva (miniere) e ai grandi impianti che producono batterie. i co-legislatori hanno concordato di estendere le misure ied agli allevamenti di suini con piu’ di 350 unita’ di bestiame (lsu). sono escluse le aziende che allevano suini in modo estensivo o biologico, e all’esterno per un periodo di tempo significativo nell’arco dell’anno. per il pollame, si applicherebbe agli allevamenti di galline ovaiole con piu’ di 300 lsu e agli allevamenti di polli da carne con piu’ di 280 lsu. per le aziende che allevano sia suini che pollame, il limite sara’ di 380 lsu. inizialmente la commissione aveva proposto una soglia di 150 lsu per tutto il bestiame, compresi i bovini. i co-legislatori hanno concordato di incaricare la commissione di riesaminare, entro il 31 dicembre 2026, la necessita’ di un’azione dell’ue per affrontare le emissioni derivanti dall’allevamento del bestiame, compresi i bovini, nonche’ una clausola di reciprocita’ per garantire che i produttori al di fuori dell’ue soddisfino requisiti simili alle norme dell’ue quando esportano nell’ue. i negoziatori hanno inoltre concordato di aumentare la trasparenza e la partecipazione del pubblico in relazione alla concessione di licenze, al funzionamento e al controllo degli impianti regolamentati. il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti sara’ trasformato in un portale europeo delle emissioni industriali, dove i cittadini potranno accedere ai dati relativi a tutte le autorizzazioni dell’ue e alle attivita’ inquinanti locali. inoltre, al piu’ tardi entro il 2035 dovranno essere attivati i sistemi di autorizzazione elettronica. le aziende inadempienti possono incorrere in sanzioni pari ad almeno il 3% del fatturato annuo dell’operatore nell’ue per le violazioni piu’ gravi e gli stati membri devono riconoscere ai cittadini colpiti dalla non conformita’ il diritto di chiedere un risarcimento per i danni alla salute. l’accordo deve ancora essere adottato dal parlamento e dal consiglio, dopodiche’ la nuova legge sara’ pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell’ue ed entrera’ in vigore 20 giorni dopo. gli stati membri avranno quindi 22 mesi di tempo per conformarsi alla direttiva”.