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sono quasi sei milioni, un decimo circa dei 58,8 milioni di italiani, gli italiani residenti all’estero, e sono sempre piu’ giovani, secondo il rapporto italiani nel mondo 2023 curato da delfina licata per la fondazione migrantes della cei, che e’ stato presentato stamattina a roma. dopo il covid, per gli studiosi, e’ iniziata una nuova fase della mobilita’ italiana che vede anche il ritorno delle migrazioni interne. a farne le spese e’ sempre il meridione che continua a spopolarsi. partono inoltre sempre piu’ donne, il 48,2% dei 6 milioni di italiani all’estero. il livello di istruzione e’ medio-alta. tra le destinazioni prevale l’europa, dove e’ espatriato il 75,3% nel corso del 2022. altro fenomeno interessante in controtendenza sono i rimpatri di 443 mila connazionali nel decennio 2012-2021, numero piu’ che raddoppiato. la lombardia si conferma quella che attrae il maggior numero di lavoratori provenienti dall’estero, con una percentuale stimata per il 2023 pari a circa il 42% dei soggetti rientrati. sta proseguendo l’aumento relativo della quota dei rientri nelle regioni meridionali che hanno previsto agevolazioni fiscali potenziate per i lavoratori. i rimpatri e lo smart working giovanile secondo la migrantes possono essere se supportate da un impianto legislativo ad hoc una forma efficace di ripopolamento delle aree interne, favorendo anche la “restanza” dei giovani. con questa parola la fondazione indica le persone o famiglie – in particolare i giovani – che decidono di rimanere o tornare nelle loro comunita’ d’origine, avviando iniziative imprenditoriali, attivita’ tipiche dei contesti agropastorali, progetti culturali e sociali, per contribuire alla rinascita economica del territorio.