PRESIDENTE FINI APRE ASSEMBLEA CIA CON LA RICHIESTA DI UN PIANO NAZIONALE PER L’AGRICOLTURA

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“accrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura; incentivare ruolo e presidio ambientale del settore; mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne; salvaguardare servizi e attivita’ sociali vitali per i territori rurali; consolidare la crescita dell’export agroalimentare made in italy sono i capisaldi del piano nazionale per l’agricoltura e l’alimentazione proposto dal presidente della cia-agricoltori italiani cristiano FINI (qui videointervista di agrapress) che ha aperto questa mattina l’assemblea confederale, alla presenza di molti ospiti e piu’ di 400 delegati provenienti da tutta italia. “salvare l’agricoltura per salvare il futuro” e’ lo slogan scelto per l’assemblea cui sono intervenuti, tra gli altri, i ministri matteo SALVINI e francesco LOLLOBRIGIDA, la segretaria del pd elly SCHLEIN ed il presidente della regione emilia-romagna stefano BONACCINI. un messaggio e’ stato inviato dal ministro degli esteri antonio TAJANI. “senza un’agricoltura in salute, viene compromesso il diritto a un’alimentazione sana, sostenibile e accessibile a tutti, ma il settore ora vive una crisi generalizzata, tra tante emergenze che acutizzano il divario tra i prezzi pagati agli agricoltori e quelli sugli scaffali dei supermercati, con aumenti che superano anche il 400% dal campo alla tavola”, ha detto FINI. per questo, ha continuato “cia si candida come interlocutore delle istituzioni per definire il piano agricolo nazionale sempre annunciato, ma mai realizzato, in grado di invertire la rotta, collocando finalmente il settore primario tra i protagonisti della filiera agroalimentare, un colosso da circa 550 miliardi di fatturato in cui l’agricoltura prende pero’ solo l’11%”. in questo percorso “l’italia e, soprattutto, l’europa devono essere dalla nostra parte, abbandonando posizioni e regolamenti ideologici anche in vista delle prossime elezioni ue”, ha detto FINI. “d’altronde se non c’e’ agricoltura, il made in italy non puo’ esistere, scompare il presidio del territorio e le aree interne muoiono. un rischio che il paese non puo’ correre. noi agricoltori siamo la soluzione e non il problema!”, ha sottolineato il presidente di cia. il piano agricolo presentato e’ “concreto, propositivo, di respiro pluriennale, da sviluppare secondo cinque assi d’intervento organizzati per obiettivi chiari e relative misure, evidenzia FINI. l’assemblea ha sottolineato con applausi tre passaggi con cui FINI ha chiuso la sua relazione: e’ necessario riparametrare le pensioni minime degli agricoltori ai livelli europei; bisogna educare al rispetto per opporsi al femminicidio e alla violenza contro le donne; infine, un forte appello contro i conflitti in tutto il mondo perche’, come ricorda PAPA FRANCESCO, “ogni guerra lascia il mondo peggiore di prima”. i cinque assi di intervento riguardano l’accrescimento del peso economico e forza negoziale dell’agricoltura all’interno della filiera. per la cia bisogna prima di tutto redistribuire equamente il valore aggiunto lungo la filiera agroalimentare, tramite una legge quadro diretta alla salvaguardia della parte agricola, con il riconoscimento di costi di produzione certificati e di prezzi all’origine stabili e dignitosi, e con la creazione di una cabina di regia per rendere trasparente il processo di formazione del prezzo e assicurare una leale concorrenza tra tutti gli attori. agevolazioni per la crescita delle piccole aziende, avviando una ‘banca unica nazionale delle terre’ e predisponendo anche un registro dei terreni incolti; favorire strumenti per la concentrazione produttiva e organizzativa, sostenendo i contratti di filiera con nuove risorse e procedure piu’ semplici, nonche’ incoraggiando l’interprofessione; aggiornare la normativa sulle pratiche sleali; facilitare percorsi di alleanza tra agricoltori e consumatori, attraverso campagne informative e istituzionali, ma anche sostenendo la vendita diretta e introducendo l’educazione alimentare nei programmi scolastici. incentivare ruolo e presidio ambientale svolti dall’agricoltura sui territori. e’ urgente un nuovo piano di gestione delle acque a uso irriguo, secondo una logica che preveda il trattenimento quando l’acqua e’ disponibile e il suo utilizzo in periodi di siccita’, con una programmazione oltre il 2026 e risorse dedicate all’agricoltura per la crescita del sistema dei grandi invasi (dighe) da considerarsi integrati, e non alternativi, a quello dei piccoli invasi (laghetti). inoltre, occorre favorire da subito il recupero di suolo agricolo e contrastare il dissesto idrogeologico, approvando la legge contro il consumo di suolo, creando un fondo unico nazionale per premiare le attivita’ di prevenzione e manutenzione del territorio fatte dagli agricoltori, affidando alle imprese agroforestali, a livello comunale, i lavori pubblici di sistemazione e cura del territorio. necessario, anche, riformare il quadro degli interventi sulla fauna selvatica puntando sulla gestione e il ripristino dell’equilibrio. infine, per gestire le emergenze climatiche, ambientali, fitosanitarie e contrastare gli effetti sull’agricoltura, serve incentivare la ricerca e l’innovazione sostenibile; introdurre un fondo unico per la gestione delle fitopatie piu’ veloce ed efficiente; adottare una programmazione strutturata a supporto dell’agricoltura di precisione con risorse dedicate; riformare gli strumenti di gestione del rischio, tanto piu’ che oggi coprono in media meno del 3% dei danni reali e i risarcimenti arrivano in estremo ritardo. mettere l’agricoltura al centro dei processi di mantenimento e sviluppo delle aree interne. solo cosi’, secondo cia, si puo’ contrastare l’abbandono e il depauperamento dei territori marginali, ma serve una programmazione organica, con obiettivi definiti e monitoraggio costante, per le infrastrutture sia fisiche che digitali. va anche riorganizzato il sistema della governance agricola territoriale, partendo dai gal, i consorzi e le camere di commercio. inoltre, e’ indispensabile favorire l’abitabilita’ nelle aree interne, con interventi di fiscalita’ agevolata, accesso al credito e liquidita’ per fare impresa nel settore primario. bisogna, quindi, definire una legge quadro per valorizzare e incentivare la dimensione familiare dell’attivita’ agricola nelle zone rurali e finalizzare una normativa nazionale per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile. indispensabili strumenti piu’ flessibili e moderni per fare incontrare domanda e offerta di lavoro, oltre a una revisione della legge quadro sull’agricoltura sociale per il completo riallineamento tra le regioni. infine, e’ strategico rilanciare il legame tra agricoltura e attivita’ economiche locali, prima tra tutte il turismo, con nuovi fondi dedicati agli agriturismi e ai progetti sulle comunita’ del cibo. salvaguardare servizi e attivita’ sociali vitali per i territori rurali. e’ necessario adeguare il sistema pensionistico agricolo, portando gli assegni al minimo a 780 euro e introducendo la pensione di garanzia per i giovani agricoltori. in parallelo, nelle aree rurali e montane, bisogna riorganizzare i servizi pubblici essenziali, ad esempio tramite una ‘strategia nazionale sulla medicina territoriale’ con particolare attenzione al ruolo della telemedicina. altrettanto importanti sono gli incentivi fiscali sul costo di locazione degli immobili a uso abitativo per gli operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. occorre, inoltre, promuovere, negli istituti agrari e alberghieri, percorsi di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo nelle aziende agrituristiche. consolidare crescita export made in italy agroalimentare e assicurare reciprocita’ delle regole commerciali lato import. cia torna sull’urgenza di agevolare la crescita delle esportazioni sui mercati ‘storici’ e di intercettare nuova domanda su quelli emergenti. un percorso possibile attraverso: aiuti, anche fiscali, per l’aggregazione produttiva e organizzativa che agevoli le esportazioni; strumenti innovativi per formazione e tutoraggio sull’export agricolo; processi di razionalizzazione del sistema fieristico e progetti di incoming per attrarre flussi turistici. altrettanto centrale, la tutela delle produzioni agricole nazionali dall’import selvaggio che richiede non solo misure per controlli piu’ efficaci e orientati al rispetto della reciprocita’ delle regole commerciali, ma anche l’introduzione di un ‘sistema unico digitale di tracciabilita” per assicurare un monitoraggio costante delle importazioni agricole. serve un’applicazione tempestiva e un utilizzo flessibile delle barriere commerciali ue, in particolare le clausole di salvaguardia, per proteggere le produzioni europee da importazioni rischiose, soprattutto dal punto di vista fitosanitario.

SALVINI, STIAMO LAVORANDO A EMENDAMENTO DDL BILANCIO PER CENTINAIA DI MILIONI AL PIANO IDRICO

“in questa legge di bilancio stiamo lavorando all’emendamento del governo per dare alcune centinaia di milioni di euro in piu’, il mio obiettivo e’ almeno mezzo miliardo, al piano idrico nazionale”, ha detto il ministro delle infrastrutture e dei trasporti matteo SALVINI intervenendo alla prima giornata dei lavori dell’assemblea della cia-agricoltori italiani. SALVINI ha sottolineato che con la rimodulazione del pnnr e’ stato aggiunto un altro miliardo di euro per contrastare la dispersione idrica. l’intervento di SALVINI e’ stato incentrato sul suo campo di competenza, quello delle infrastrutture e trasporti, argomento che ha ovviamente investito quello del pnrr, rispetto al quale ha assicurato di essere “convinto che riusciremo a spendere in tempo fino all’ultimo centesimo di euro” e questo “e’ qualcosa che a tutte le aziende qua rappresentate potra’ solo portare che vantaggi”. il ministro ha parlato anche del consumo di suolo annunciando che e’ stato convocato per il 19 dicembre il primo tavolo nazionale sulla rigenerazione urbana, al quale parteciperanno soggetti piu’ direttamente interessati all’edilizia e alle costruzioni, le universita’, i sindacati e le cooperative ma anche i soggetti agricoli, ovviamente interessati al tema. sugli argomenti non di sua stretta competenza, il ministro ha parlato dei danni da fauna selvatica, sottolineando che tra uomini e animali selvatici lui sta dalla aprte degli uomini. quanto alla transizione green, su di essa – ha detto SALVINI – “tutti siamo d’accordo pero’ non deve essere fatta “contro”, ma “con” non deve essere imposta a suon di tasse, di regolamenti, di imposizioni, di restrizioni. la sostenibilita’ ambientale deve andare di pari passo con la sostenibilita’ economica e sociale”.

SCHLEIN, PD DISPONIBILE LAVORARE ANCHE CON MAGGIORANZA PER GRANDE PIANO NAZIONALE SULL’AGRICOLTURA

“non e’ con le negazioni, con i no o con le proroghe che si batte l’emergenza climatica, ma con i si’ giusti al cambiamento”, secondo elly SCHLEIN, segretaria del partito democratico, che ha fatto un intervento di ampio respiro all’assemblea della cia affrontando le sfide legate all’ambiente, alle guerre e all’economia con cui si confronta il mondo agricolo, alle quali aveva fatto riferimento anche il presidente della cia cristiano FINI nella sua relazione di apertura. la segretaria dl pd ha sottolineato che e’ necessario “fare conversione ecologica non contro gli agricoltori senza lasciare solo settore”.SCHLEIN ha salutato “l’associazione donne in campo e ringraziarla per il lavoro prezioso che fa” perche’ le imprenditrici agricole portano anche nella cia un contributo importante straordinario. la segretaria del pd ha annunciato la disponibilita’ del partito a lavorare anche con la maggioranza in parlamento ad un “un grande piano nazionale sull’agricoltura e naturalmente sul cibo e sull’alimentare”. SCHLEIN ha illustrato la manovra alternativa messa a punto dai dem anche per il settore agricolo e ha poi aggiunto che “c’e’ una cosa molto concreta che si puo’ fare per sostenere le imprese agricole soprattutto sul versante dei costi dell’energia: noi abbiamo proposto nella manovra alternativa di incentivare ulteriormente la posa di pannelli solari sui tetti degli edifici agricoli degli edifici industriali e degli edifici commerciali”. a questo scopo – ha detto – “sblocchiamo, lo chiedo al governo, i decreti attuativi delle comunita’ energetiche. sono un modello della societa’ che dobbiamo costruire perche’ mette in rete le aziende, le associazioni, i comuni, le persone e riesce a far abbassare le bollette, ma al contempo a ridurre le emissioni”.

BONACCINI: SENZA LEGGE NAZIONALE CONTRO CONSUMO SUOLO SFORZI REGIONI NON BASTANO

“l’emilia-romagna ha la legge regionale sul consumo di suolo piu’ restrittiva d’italia: in questo modo abbiamo ottenuto risultati concreti. eppure, senza una legge nazionale che si occupi in modo fattivo anche di rigenerazione urbana, le regioni possono fare poco”, ha detto nel suo intervento all’assemblea della cia stefano BONACCINI, presidente della regione emilia-romagna e presidente del pd. BONACCINI ha sottolineato il peso dell’emilia-romagna nell’economia agroalimentare, con un settore che vale 8-9 miliardi di euro e che vanta il maggior numero di prodotti a indicazione geografica e ha poi fatto il punto sui danni dell’alluvione con alcune richieste precise al governo, come quella di risarcire al 100% i beni mobili, che in un evento del genere sono quelli piu’ compromessi. sul problema dell’acqua, BONACCINI ha insistito sulla necessita’ di semplificare il ruolo delle diverse autorita’, evitando sovrapposizioni, e ha rilanciato la necessita’ di andare avanti sul piano dell’anbi, con invasi di piccole e medie dimensioni. sullo spopolamento delle aree rurali, richiamato nella relazione del presidente FINI, BONACCINI ha ricordato alcune iniziative della regione, come il bonus di 30mila euro sulla casa per le giovani coppie che scelgono di andare a vivere nei comuni montani. BONACCINI ha infine lanciato l’allarme sul rischio di un depotenziamento della sanita’ e dell’istruzione pubblica, a causa di una diminuzione del rapporto tra spesa pubblica e pil.

LOLLOBRIGIDA, ABBIAMO RIMESSO AL CENTRO L’AGRICOLTURA ANCHE GRAZIE AL CONFRONTO CON I CORPI INTERMEDI

“dopo un anno di governo possiamo vantare un risultato importante cioe’ aver rimesso al centro le politiche di sviluppo dell’agricoltura anche grazie al confronto costante con i corpi intermedi, in particolare le organizzazioni agricole come la cia”, ha detto nel suo intervento il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA. il ministro ha illustrato in modo puntuale l’impegno dell’italia e del governo anche in sede europea. “siamo da sempre europeisti ma critichiamo l’europa per le sue politiche contro l’impresa, condizionate da ideologie che hanno messo l’ambiente contro l’agricoltura, mentre l’agricoltore e’ il primo ambientalista e curatore del territorio”, ha detto LOLLOBRIGIDA che ha rivendicato di aver “rimesso al centro il ruolo dell’ italia” anche in europea. il ministro e’ tornato anche su alcune delle vicende di attualita’ delle ultime settimane, come quella della carne sintetica, rivendicando il diritto di tutte le persone a un cibo realmente di qualita’. parlando del tema dello spopolamento della aree interne di montagna e collina, LOLLOBRIGIDA ha sottolineato che il contrasto all’abbandono si fa soprattutto valorizzando le attivita’ produttive a partire da agricoltura e forestazione.

ROTA (FAI-CISL), FARE SISTEMA TRA PARTI SOCIALI E INTERVENIRE SU CONSUMO SUOLO E SERVIZIO CIVILE

un comunicato stampa della fai-cisl rende noto che: “‘sosteniamo l’appello del presidente fini ad essere attivi interlocutori delle istituzioni nella definizione del piano agricolo nazionale, perche’ fare sistema e’ l’unico modo per valorizzare il settore primario, creare filiere etiche e sostenibili, riconoscere il giusto reddito ai produttori e un salario dignitoso e adeguato ai lavoratori. una sinergia, questa, che va consolidata anche nei confronti dell’europa, dove il fare squadra puo’ dare ottimi risultati, come accaduto recentemente con il nuovo regolamento sugli imballaggi’, afferma il segretario generale della fai-cisl, onofrio ROTA, ospite oggi a roma all’assemblea annuale della cia dal titolo ‘salvare l’agricoltura per salvare il futuro’. il segretario ROTA commenta anche un passaggio del presidente dell’emilia romagna stefano BONACCINI, che ha rilanciato la necessita’ di una legge nazionale sul contrasto al consumo di suolo: ‘l’emilia romagna, cosi’ come altre regioni, sono dotate di leggi che regolamentano l’utilizzo di suolo pubblico, per fini edilizi o commerciali, ma concordo con il presidente BONACCINI nel ribadire che serve una legge nazionale, che dia indicazioni chiare per contrastare il consumo di suolo, e sia utile a contenere il dissesto idrogeologico e la scomparsa di terreni agricoli. da anni la nostra campagna ‘senza terra non c’e’ cibo’ ricorda alle istituzioni italiane ed europee che e’ necessario muoversi in questa direzione’. il sindacalista si esprime anche sul bando per il servizio civile in agricoltura, avviato due giorni fa dai ministeri dell’agricoltura e dello sport, e annunciato dal ministro LOLLOBRIGIDA sul palco dell’assemblea cia: ‘nelle prossime settimane saranno selezionati mille giovani, che potranno quindi avvicinarsi al mondo agricolo, acquisire competenze, appassionarsi a una professione che, al momento, non e’ cosi’ attrattiva. e’ una buona iniziativa – commenta ROTA – purche’ sia gestita con la massima sicurezza e nell’ottica di aumentare l’imprenditoria e la buona occupazione in ambito agroalimentare, promuovendo il necessario ricambio generazionale soprattutto nelle aree interne e rurali'”.

NUMEROSI OSPITI ALLA PARTE PUBBLICA DELL’ASSEMBLEA DELLA CIA

alla parte pubblica dell’assemblea di cia-agricoltori italiani erano presenti, tra gli altri, ettore PRANDINI, presidente coldiretti; massimiliano GIANSANTI, presidente confagricoltura; tommaso BATTISTA, presidente copagri; giovanni BERNARDINI, vicepresidente copagri; cristian MARETTI, presidente legacoop agroalimentare; sara GUIDELLI, direttrice legacoop agroalimentare; onofrio ROTA, segretario generale fai-cisl; massimo GARGANO, direttore generale anbi; giampaolo BUONFIGLIO, presidente agci-agrital; alessio CIACCASASSI, responsabile settore agroalimentare agci-agrital; carlo SICILIANI, presidente uniceb; clara FOSSATO, segretaria generale uniceb; vincenzo CONSO, presidente foragri; michele DI STEFANO, direttore foragri; camilla LAURETI, parlamentare europea e responsabile agricoltura e ambiente del pd, federica LOTTI, direttrice nazionale della confederazione italiana liberi agricoltori.