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“miglioramento varietale, lotta al cambiamento climatico, difesa delle produzioni, innovazione nel post-raccolta e formazione di nuovi specialisti: abbraccia tutta la filiera l’importante investimento in ricerca scientifica messo in campo da apo conerpo, principale organizzazione di produttori ortofrutticoli europea, e f.in.a.f., associazione di organizzazione di produttori di ortofrutta transnazionale”. lo rende noto un comunicato stampa di apo conerpo che cosi’ prosegue: “un milione di euro per il 2024, che va ad aggiungersi agli altri investimenti in corso e che incrementera’ anno dopo anno per arrivare a un investimento totale di oltre dieci milioni entro il 2029: una cifra consistente, suddivisa fra 14 progetti, che finanziera’ oltre 35.000 ore di lavoro all’anno di tecnici e ricercatori di numerosi enti di ricerca e atenei universitari in tutto il paese. con un obiettivo chiaro: continuare a produrre ortofrutta di qualita’, garantendo la sopravvivenza di intere filiere, difendendo eccellenze riconosciute a livello internazionale e tutelando decine di migliaia di imprese e posti di lavoro”. “negli ultimi anni il mondo ortofrutticolo ha registrato cali di produzione in tutte le specie coltivate, con punte anche dell’80% in alcuni casi – spiega davide VERNOCCHI, presidente di apo conerpo -. gelate, siccita’, grandine, fenomeni alluvionali: il cambiamento climatico ha colpito con estrema durezza il nostro settore e ha portato in eredita’ vecchi e nuovi antagonisti come la cimice asiatica, la batteriosi del kiwi, la maculatura bruna del pero e l’alternaria. a queste problematiche di campo si sono poi associate diverse criticita’ lungo la filiera: mancanza di manodopera, inflazione alle stelle che ha contratto i consumi, crisi internazionali con impennate nei costi energetici e logistici che hanno messo in grande difficolta’ decine di migliaia di imprese agricole: oggi la sfida per il mondo dell’ortofrutta e’ quella di riuscire a continuare a produrre, preservando imprese, filiere e posti di lavoro e tutelare l’ambiente in cui viviamo e operiamo. ma per coniugare sostenibilita’ economica e ambientale in un quadro complesso come quello attuale l’unico strumento a cui possiamo fare appello e’ la ricerca scientifica: ci servono nuove varieta’ che resistano al cambiamento climatico, nuove tecniche di produzione, nuovi sistemi di controllo e difesa. una sfida imponente e contro il tempo che apo conerpo non puo’ vincere da sola ma per la quale abbiamo scelto di lavorare insieme a f.in.a.f, nostra aop di riferimento, mettendo in campo risorse importanti e tutta la competenza dei nostri tecnici”. “f.in.a.f. non poteva che reagire con decisione al grido di dolore del mondo produttivo – commenta la direttrice generale, lisa MARTINI -: grazie allo strumento del programma operativo potremo contare anche su un importante co-finanziamento europeo che non solo sosterra’ le attivita’ di ricerca ma permettera’ di finanziare anche la ‘messa a terra’ dei risultati che emergeranno dai progetti. si tratta di un importante passo ulteriore nel solco tracciato nella pluridecennale storia di f.in.a.f e che ha visto e vede le nostre op socie investire sul fronte ambientale con costanza e decisione. ma oggi serve ancora di piu’ e occorrono le migliori competenze disponibili: ecco perche’ abbiamo scelto di creare collaborazioni e sinergie con i principali enti di ricerca e universita’ del paese dando vita a una vera task force che lavorera’ per garantire una sopravvivenza a lungo termine delle filiere ortofrutticole nazionali. e non solo: investiremo anche nella formazione di nuove figure professionali, come gia’ fatto in passato e a beneficio di tutto il comparto, finanziando borse di studio e dottorati di ricerca. la prima esperienza con l’universita’ di bologna ha dato ottimi risultati: a breve prendera’ il via un nuovo percorso con l’universita’ politecnica delle marche per un progetto specifico sul benessere radicale delle piante sul quale riponiamo grandi aspettative”. “il 2023 e’ stato un anno fortemente segnato dagli effetti del cambiamento climatico che hanno lasciato profonde ferite nel mondo ortofrutticolo – ha concluso il presidente di f.in.a.f., roberto CERA -: il nostro sostegno non poteva mancare. da sempre siamo in prima linea e, in particolare in questo quadro cosi’ critico, siamo pronti a fare la nostra parte cercando nuove soluzioni, ma questo non basta. quando scopriremo le varieta’ giuste per affrontare le fitopatie, quando svilupperemo tecniche agronomiche nuove ancora piu’ efficaci, quando sapremo come difendere le produzioni dei nostri soci, come faranno le aziende agricole a investire per applicare l’innovazione tanto necessaria in campagna? con quali risorse imprese che vedono falcidiate le produzioni da anni di fitopatie, eventi climatici e insetti alieni potranno costruire il futuro? oggi, piu’ che mai, e’ imprescindibile un deciso sostegno pubblico, a livello nazionale, che affianchi il grande impegno che regioni come l’emilia-romagna mettono in campo con risorse proprie. soltanto cosi’, insieme, come sistema-paese, si puo’ assicurare un futuro a un comparto di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo come l’ortofrutta italiana”.