COP28: MELONI, NOSTRA SFIDA E’ GARANTIRE CIBO SANO PER TUTTI MA SENZA ALIMENTI ARTIFICIALI

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la presidente del consiglio, giorgia MELONI, e’ a dubai alla conferenza delle nazioni unite sui cambiamenti climatici (cop 28). in questa occasione ha fatto un intervento al “leaders’ event: transforming food systems in the face of climate change e al gst high level event on adaptation”. qui di seguito il testo dell’intervento (fonte: comunicato presidenza del consiglio): “cari colleghi, cari ospiti, vorrei innanzitutto ringraziare la presidenza per l’invito a questo importante evento e per il fermo impegno della sua leadership – anche con la dichiarazione che adottiamo oggi – nei confronti di un tema su cui l’italia e’ da tempo impegnata. come hanno riconosciuto le nazioni unite scegliendo di ospitare a roma la sede delle agenzie dell’onu che si occupano di sistemi alimentari, e come ha dimostrato il recente vertice sui sistemi alimentari dell’onu, che si e’ tenuto anch’esso a roma lo scorso luglio. non potrebbe essere altrimenti, perche’ il sistema alimentare italiano e’ tra i piu’ avanzati e rinomati al mondo. penso, ad esempio, ai principi della dieta mediterranea, che non appartengono solo all’italia e al mediterraneo, ma a tutto il mondo. siamo consapevoli di quanto il nostro know-how possa essere prezioso anche per gli altri, per cui la sicurezza alimentare per tutti e’ anche una delle priorita’ strategiche della nostra politica estera. per questo motivo una parte molto consistente del nostro piano mattei per l’africa – un progetto basato sulla collaborazione paritaria con il continente africano – e’ destinata al settore agricolo. ma il nostro obiettivo non e’ fare beneficenza, perche’ la mia idea e’ che l’africa non ha bisogno di beneficenza, ma di qualcosa di diverso, ovvero la possibilita’ di competere in condizioni di parita’. quindi dobbiamo aiutare il continente a prosperare con le proprie risorse, e l’africa detiene, tra l’altro, il 65% delle terre coltivabili del pianeta che, con tecnologie adeguate e formazione adeguata, possono garantire una produzione alimentare autosufficiente e crescita economica. e diro’ di piu’. non solo siamo fermamente impegnati sulla sicurezza alimentare, ma vogliamo essere impegnati sulla salubrita’ del cibo. la sfida che dobbiamo affrontare non e’ solo quella di garantire cibo per tutti, ma quella di garantire cibo sano per tutti. non vogliamo considerare la produzione di cibo come carburante per la sopravvivenza, ma la vogliamo considerare un mezzo per vivere una vita sana. in questo contesto riveste un ruolo fondamentale la ricerca, ma – lo voglio dire chiaramente – non per produrre cibo in laboratorio, e magari andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare cibo naturale mentre il cibo sintetico e’ diretto ai poveri, con impatti sulla salute che non possiamo prevedere. non e’ questo il mondo che voglio vedere. il mondo che voglio vedere e’ un mondo in cui viene preservato il legame che, attraverso i millenni, ha unito la terra e l’uomo, il lavoro e l’alimentazione, un mondo in cui la ricerca e’ in grado di contribuire a ottimizzare questo legame. garantire colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici, ma anche ideare tecniche agricole sempre piu’ moderne e innovative, in grado di migliorare sia la qualita’ che la quantita’ di produzioni e di ridurre le esternalita’ negative come l’eccessivo consumo di acqua. e’ su questo che siamo impegnati. ovviamente e’ necessario dedicare risorse adeguate al nesso tra clima e sistemi alimentari. questo e’ uno degli obiettivi del fondo italiano per il clima da 4 miliardi di euro, di cui il 70% sara’ destinato ai paesi africani. contribuiamo anche al ‘loss and damage fund’ con 100 milioni di euro per aiutare a raggiungere gli obiettivi di questa cop28. infine, queste sfide saranno anche al centro della presidenza italiana del g7 l’anno prossimo, durante la quale intendiamo promuovere strumenti innovativi, basandoci sui risultati della cop28, a partire dalla dichiarazione importante che firmiamo oggi”.