IMBALLAGGI: CONSIGLIO AMBIENTE UE APPROVA POSIZIONENEGOZIALE UNICO VOTO CONTRARIO DA ITALIA

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via libera a maggioranza qualificata da parte dei ministri dell’ambiente ue sulla posizione negoziale per la proposta di regolamento sugli imballaggi. l’italia e’ stato l’unico paese a aver votato contro. il via libera di oggi apre la strada alle trattative interistituzionali – trilogo – per arrivare all’intesa finale. l’accordo “trova un equilibrio” tra “l’ambizione della proposta di ridurre e prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio”, avanzata dalla commissione europea, “e la concessione agli stati membri di una flessibilita’ sufficiente nell’attuazione del regolamento”, si legge in un comunicato del consiglio ue. l’approccio concordato dai ministri europei dell’ambiente copre “l’intero ciclo di vita degli imballaggi” e stabilisce requisiti per garantire che “sia sicuro e sostenibile, richiedendo che tutti gli imballaggi siano riciclabili e che la presenza di sostanze sia ridotta al minimo”, spiega il comunicato del consiglio. la posizione difesa dagli stati membri riguarda la gestione degli imballaggi una volta diventati rifiuti, in modo che vengano raccolti, selezionati e riciclati seguendo “gli standard piu’ elevati”, con disposizioni che garantiscano che i paesi abbiano “una flessibilita’ sufficiente per mantenere i sistemi esistenti che funzionano bene”. la commissione europea, la cui proposta originaria era piu’ ambiziosa delle posizioni difese dal consiglio e dal parlamento europeo, ha esortato a trovare un “equilibrio” per chiudere un “dossier complicato”, ha affermato il commissario per l’ambiente virginijus SINKEVICIUS. il consiglio sostiene che la proposta copre tutti gli imballaggi, indipendentemente dal materiale utilizzato, e tutti i rifiuti di imballaggio, indipendentemente dalla loro origine (industria, produzione, vendita al dettaglio o nuclei domestici). in particolare, gli stati membri hanno chiesto alla commissione di preparare un rapporto “prima del 2026” per determinare se negli imballaggi sono presenti sostanze preoccupanti che potrebbero “incidere negativamente sul riutilizzo o riciclo dei materiali” o avere “un impatto sulla sicurezza”. tra i vari punti, le bustine di te’ e le etichette adesive su frutta e verdura dovranno essere compostabili, ma gli stati membri potranno chiedere che anche altri imballaggi siano compostabili, come ad esempio le capsule del caffe’ o i sacchetti di plastica leggera. sono previste restrizioni per determinati formati di imballaggio, come per esempio la plastica monouso per frutta e verdura, per alimenti e bevande, condimenti, salse nel settore della ristorazione, anche se saranno consentite alcune eccezioni. i paesi vogliono anche introdurre l’obiettivo che gli imballaggi contengano una percentuale minima di plastica riciclata entro il 2030 e il 2040, con una revisione intermedia da parte dell’esecutivo comunitario nel 2034. inoltre, produttori e importatori saranno tenuti a ridurre gli imballaggi “non necessari” con un percorso del 5% entro il 2030 rispetto al 2018, del 10% nel 2035 e del 15% nel 2040, con revisioni da parte della commissione ogni otto anni. sul riutilizzo, i paesi hanno adottato l’approccio della commissione nel definire “gli imballaggi riutilizzabili, introducendo un numero minimo di usi o rotazioni nel suo utilizzo, con un numero minimo di rotazioni inferiore per il cartone a causa delle diverse caratteristiche di questo materiale”. vengono proposti obiettivi anche al 2030 e al 2040, con velocita’ differenziate, tra l’altro, per imballaggi da asporto per alimenti e bevande, bevande alcoliche e analcoliche (escluso il vino) e imballaggi flessibili a diretto contatto con gli alimenti. il comunicato completo e i documenti del consiglio ue qui https://tinyurl.com/yhshu25w