LAVORO: EUROSTAT, PRODUTTIVITA’ LAVORO AGRICOLO IN CALO DI QUASI IL 7% NEL 2023 MA ITALIA +4,2%

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secondo i primi dati preliminari per il 2023 dei conti economici dell’agricoltura (cea), eurostat stima che l’indice della produttivita’ del lavoro agricolo nell’ue sia diminuito su base annua del 6,6%, dopo una crescita tra il 2019 e il 2022, informa un comunicato. “questa flessione – si legge ancora nel comunicato – e’ stata sostenuta da una diminuzione del 7,9% del valore reale del reddito generato dalle unita’ impegnate nelle attivita’ di produzione agricola (reddito dei fattori) e da un’ulteriore riduzione (-1,4%) del volume di lavoro agricolo (misurato in unita’ di lavoro annue, che rappresentano gli equivalenti di lavoro a tempo pieno). la maggior parte dei paesi dell’ue (19) – continua il comunicato – ha registrato una riduzione della produttivita’ del lavoro agricolo nel 2023 (misurata dall’indice del reddito reale dei fattori in agricoltura per unita’ di lavoro annuale). i tassi di declino piu’ elevati sono stati registrati in estonia (-57,9%), svezia (-31,7%), irlanda (-30,3%), lituania (-30,2%) e bulgaria (-28,6%). in 7 paesi dell’ue, invece, si sono registrati livelli piu’ elevati, con il tasso di aumento piu’ marcato registrato in belgio (+31%), seguito da spagna (+11,1%), portogallo (+9,9%), ungheria (+5,5%), italia (+4,2%), malta (+3,3%) e slovenia (+0,3%). questi aumenti sono dovuti alla diminuzione dei prezzi dei fertilizzanti e degli input e all’aumento dei prezzi dei prodotti in cui questi paesi sono specializzati, come l’olio d’oliva, le patate o i suini. il valore aggiunto lordo dell’industria agricola dell’ue, che rappresenta la differenza tra il valore della produzione agricola e i costi dei servizi e dei beni utilizzati nel processo di produzione (consumi intermedi) – aggiunge il comunicato -, e’ rimasto relativamente stabile (+0,9%) nel 2023 dopo un forte aumento (+15,1%) nel 2022. a sua volta – sottolinea eurostat – cio’ riflette i prezzi che sono rimasti relativamente invariati dopo la forte crescita nel 2021 e nel 2022, sia per la produzione (+0,5%) che per i consumi intermedi (-0,9%), nonche’ i volumi che sono diminuiti solo leggermente per la produzione (-1%) e i consumi intermedi (-0,6%). nonostante la flessione del 2023 – prosegue il comunicato -, il livello dell’indice del reddito reale dei fattori dell’ue nel 2023 e’ rimasto superiore del 10,1% rispetto al 2015. questo reddito e’ stato nominalmente ripartito tra una quantita’ di manodopera molto minore, con l’indice dell’input di lavoro agricolo che e’ diminuito del 18,2% nello stesso periodo. l’insieme di questi cambiamenti ha fatto si’ che la produttivita’ del lavoro agricolo dell’ue sia del 34,6% piu’ alta nel 2023 rispetto al 2015, nonostante la flessione stimata per il 2023”.