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“non e’ possibile pensare di dislocare 21 aree delle 51 individuate a livello nazionale, tutte in un’unica regione e addirittura in un’unica provincia. questo significa distruggere la tuscia, un territorio gia’ fortemente compromesso dalla presenza di pannelli solari a terra e pale eoliche. non lo permetteremo”, ha dichiarato il presidente di coldiretti lazio, david GRANIERI, in merito alla pubblicazione da parte del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica della carta nazionale delle aree idonee (cnai), elaborata da isin e sogin, che individua in italia le aree idonee alla realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il parco tecnologico. “le 21 aree individuate nel lazio si trovano tutte nel lazio e solo nella tuscia. una scelta dannosa per l’agricoltura che a viterbo e provincia ospita produzioni di pregio e per lo sviluppo di un territorio a forte vocazione turistica, come e’ quello della tuscia. ricco di storia e cultura. ci siamo fortemente opposti fin dall’inizio a questa scelta e continueremo a farlo”, ha aggiunto GRANIERI. “ad essere compromessa e’ la forte vocazione non solo agricola e agroalimentare, ma anche turistica di un territorio espressione di un patrimonio ricco di tradizioni. nelle aree interessate dalla realizzazione dei depositi dei rifiuti e dei nuovi impianti fotovoltaici a terra e pale eoliche, sono presenti produzioni di pregio con denominazione di origine e indicazione geografica”, ha spiegato GRANIERI. “proprio nelle scorse settimane coldiretti lazio ha scritto alla regione per chiedere un confronto urgente volto ad avviare interventi immediati e risolutivi per arginare il problema relativo all’ulteriore installazione a viterbo di impianti fotovoltaici a terra e pale eoliche, che stanno continuando a deturpare il territorio, mettendo a rischio il futuro delle aziende agricole e dei posti di lavoro che queste garantiscono”, continua il comunicato.