(riproduzione riservata)
alla cop28, scrive “the new york times”, riferendosi alla dichiarazione degli emirati sull’agricoltura sostenibile, sistemi alimentari resilienti e azione per il clima, piu’ di due terzi dei paesi del mondo hanno approvato un accordo per riconfigurare il sistema alimentare globale. l’accordo “anche se e’ vago, privo di obiettivi concreti e non vincolante”, rappresenta comunque un passo avanti, secondo il giornale, nel sottolineare che gli stati uniti e gli emirati arabi uniti insieme hanno impegnato circa 17 miliardi di dollari per innovazioni agricole per affrontare il cambiamento climatico. la dichiarazione degli emirati impegna i paesi a includere le emissioni agricole nei loro prossimi obiettivi climatici, nel 2025. non contiene altri obiettivi o tempi specifici, ne’ prescrive politiche specifiche, al contrario della roadmap proposta dalla fao, che propone strategie diverse per paese diversi, come ad esempio convincere i cittadini a consumare meno carne e latticini in nord america e aumentare la produttivita’ agricola nei paesi dell’africa subsahariana, o ancora ridurre le perdite alimentari e gli sprechi in ogni paese. finora, 154 paesi hanno aderito alla dichiarazione degli emirati. l’india, che e’ stata a lungo sensibile a qualsiasi accordo globale che influisca sulla sicurezza alimentare, ha resistito.