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nel corso della conferenza stampa tenuta oggi a bruxelles sulle previsioni economiche dell’unione europea per l’inverno 2024, il commissario ue all’economia paolo GENTILONI ha evidenziato quattro punti. “in primo luogo – si legge nel testo del discorso -, l’economia dell’ue e’ entrata nell’anno in corso su una base piu’ debole del previsto. dopo la forte ripresa post-pandemia del 2021 e della maggior parte del 2022, gli ultimi dati confermano che l’economia dell’ue si e’ espansa a malapena per tutto il 2023 e le prospettive per il primo trimestre del 2024 restano tenui. in secondo luogo, le condizioni per una ripresa sono ancora presenti. le pressioni sui prezzi si sono attenuate piu’ rapidamente del previsto e i prezzi dell’energia sono ora sostanzialmente piu’ bassi. di conseguenza, sebbene le condizioni del credito siano ancora rigide, i mercati si aspettano che il ciclo di allentamento inizi prima. inoltre, il mercato del lavoro continua a essere forte. la crescita nell’ue e nell’area dell’euro e’ ora stimata allo 0,5% nel 2023, leggermente inferiore alle proiezioni autunnali della commissione. la crescita del pil dell’unione per il 2024 e’ stimata allo 0,9%, ovvero 0,4 punti percentuali in meno rispetto alle proiezioni autunnali. nel 2025, l’economia dell’ue dovrebbe espandersi dell’1,7%, senza variazioni rispetto all’autunno. per l’area dell’euro, si prevede una crescita dello 0,8% quest’anno e dell’1,5% nel 2025. in terzo luogo, si prevede che l’inflazione continui a diminuire. il calo dei prezzi delle materie prime energetiche, l’indebolimento dello slancio economico e i recenti risultati in materia di inflazione hanno portato l’inflazione su un sentiero piu’ basso di quanto previsto lo scorso autunno. le previsioni odierne abbassano le proiezioni per l’inflazione nell’ue per quest’anno a una media del 3%, dal 3,5% delle previsioni d’autunno. per il 2025, la proiezione e’ del 2,2%, invariata rispetto all’autunno. per quanto riguarda l’area dell’euro, la commissione vede un’inflazione media del 2,7% quest’anno e del 2,2% nel 2025. in quarto luogo, la bilancia dei rischi pende verso esiti piu’ sfavorevoli. l’incertezza rimane eccezionalmente alta, tra il protrarsi delle tensioni geopolitiche e il rischio di un ulteriore allargamento della crisi in medio oriente”. entrando nel dettaglio dei singoli paesi, GENTILONI ha affermato che “si stima che il pil italiano sia aumentato dello 0,6% nel 2023. l’attivita’ economica dovrebbe espandersi dello 0,7% nel 2024 (0,2 in meno rispetto all’autunno) e accelerare all’1,2% nel 2025. i consumi privati dovrebbero beneficiare di un modesto aumento dei salari reali, in un contesto di inflazione relativamente bassa (2%). l’implementazione del pnrr dovrebbe fornire un’ulteriore spinta”.