PSA: MAMMI (EMILIA-ROMAGNA), GOVERNO FACCIA LA SUA PARTE ANCHE CON NOMINA SUB-COMMISSARI REGIONALI

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“la peste suina africana, malattia virale infettiva che colpisce suini domestici e selvatici, corre veloce e lo scenario desta preoccupazione. se ne discute oggi a piacenza, in un incontro organizzato oggi dall’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI, insieme a rappresentanti di enti locali, associazioni agricole, industriali e atc. per la settimana prossima e’ gia’ previsto un altro incontro, a parma”, informa un comunicato della regione emilia-romagna. “in questa situazione, e’ assolutamente fondamentale un coinvolgimento forte del territorio – ha commentato MAMMI -. noi continuiamo a fare squadra, come sempre abbiamo facciamo in questa regione di fronte alla difficolta’. ma il governo, che abbiamo gia’ sollecitato, non deve restare a guardare”. “l’incontro di oggi – prosegue il comunicato – segue l’invio di una lettera ai ministri orazio SCHILLACI (salute) e francesco LOLLOBRIGIDA (agricoltura e sovranita’ alimentare) da parte di MAMMI insieme al collega raffaele DONINI (politiche per la salute): i due assessori hanno espresso preoccupazione per il diffondersi del virus della psa sul territorio nazionale e in particolare da alcuni mesi in emilia-romagna, con inevitabile ripercussione in termini economici per le aziende del settore”. nella lettera si chiede al governo una dichiarazione di stato di calamita’ naturale, “per consentire alle produzioni che rientrano nelle zone di restrizione – allevamenti e aziende della trasformazione che subiscono i primi effetti della diffusione del virus – di accedere a benefici fiscali previsti dalla legge in casi di calamita’, quali agevolazioni e sospensioni dei mutui o misure rivolte ai lavoratori”. “il valore delle produzioni suinicole solo in emilia-romagna – riprende il comunicato – e’ pari ogni anno a un miliardo di euro, con notevoli benefici non solo economici ma anche sociali per tutto il territorio, e un danno al settore porterebbe ripercussioni su tutto l’indotto, con conseguenze gravi per le comunita’. tra i punti chiave per una strategia efficace, anche l’istituzione del ruolo di subcommissari regionali tra gli assessori delle regioni interessate, che possano gestire procedure amministrative straordinarie su appalti per acquisti di servizi e mezzi mirati al contenimento del cinghiale. altro punto importante sul versante della commercializzazione delle carni lavorate, sono protocolli semplificati con i paesi terzi, che tutelino il comparto, soprattutto nell’ambito delle produzioni di qualita’”. per questo gli assessori hanno chiesto al governo “un impegno a salvaguardare le esportazioni che rappresentano il valore commerciale piu’ importante negli ultimi anni, in particolare per le produzioni dop e igp, e che gia’ ora vedono chiusure da alcuni paesi e si teme che altri, in particolare quelli del nord-america, possano aggiungersi”.