MAMMUCCINI (FEDERBIO), IL 9 MARZO A MILANO TAPPA DELLA “FESTA DEL BIO” PER PROMUOVERE UNO STILE ALIMENTARE ECOSOSTENIBILE

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Di Letizia Martirano

Il 9 marzo torna a Milano la Festa del BIO, un’iniziativa itinerante – spiega la in questa intervista presidente di Federbio Maria Grazia Mammuccini – che ha come scopo quello di valorizzare il cibo biologico per uno stile alimentare ecosostenibile. Si parlera’ anche della crisi che colpisce l’agricoltura le cui cause – sottolinea la presidente – derivano dal modello di agricoltura intensiva portato avanti fino ad oggi che ha causato un impatto consistente sull’ambiente e sul clima senza neanche garantire un reddito adeguato agli agricoltori

Come si articola la tappa minlanese della Festa del BIO?

Si tratta di un evento itinerante, che fa tappa nelle principali piazze italiane, cui teniamo particolarmente perché punta a trasferire i valori del biologico. È una manifestazione che unisce dibattiti, intrattenimento e divertimento per informare e sensibilizzare i cittadini a uno stile alimentare più ecosostenibile a base di buon cibo biologico. L’obiettivo della Festa del BIO è spiegare con chiarezza che scegliere biologico significa, non solo tutelare la salute delle persone e dell’ambiente, ma anche contribuire a preservare la biodiversità, la fertilità del suolo e a mitigare i cambiamenti climatici. Con questa iniziativa vogliamo mettere in contatto, i cittadini con tutti gli attori della filiera bio: gli agricoltori e le imprese di trasformazione e distribuzione. Si alterneranno momenti di approfondimento, show cooking, degustazioni, contest tra gli studenti dell’istituto alberghiero, laboratori e giochi per bambini. È un evento gratuito, dedicato a tutta la famiglia, che inizia alle ore 10 a Palazzo Giureconsulti, vicinissimo al Duomo di Milano. A moderare la giornata ci saranno Patrizio Roversi e Tessa Gelisio.

Qual è il tema centrale della tappa milanese?

Questa edizione, che si apre all’indomani dell’8 marzo, darà rilievo al ruolo sempre più importante delle donne protagoniste dell’agricoltura biologica e della transizione agroecologica ed è significativo che ai vertici delle associazioni del bio e del cibo buono pulito e giusto ci siano donne. È il segno evidente di un impegno portato avanti da tempo per il cambiamento dei sistemi di produzione verso la sostenibilità e per un consumo più rispettoso dell’ambiente. L’empowerment femminile, arricchisce il sistema agricolo e alimentare nel suo complesso. Grazie alla propensione all’innovazione, unita a determinazione e competenze, le donne rappresentano una forza trainante nel ripensare a un’agricoltura che risponda alle sfide alimentari garantendo sostenibilità, diversità, resilienza e sicurezza alimentare. La conferenza stampa inaugurale sarà tutta al femminile, oltre a me saranno presenti Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, Nicoletta Maffini, Presidente di AssoBio, Maria Letizia Gardoni, Presidente di Coldiretti Bio, Fiorella Belpoggi, Direttrice Scientifica Emerita Istituto Ramazzini e Membro del Comitato Scientifico di ISDE Italia e Renata Alleva, Specialista in scienza dell’alimentazione, Vicepresidente dell’Ordine dei biologi dell’Emilia Romagna e delle Marche.

Quali saranno i momenti clou della Festa del BIO di Milano?

La Festa del BIO integra importanti momenti di confronto e approfondimento, ad esempio sullo stretto legame tra Biologico e Biodiversità che verrà affrontato in due approfondimenti della giornata. Nel talk “Storie di Biodiversità. Parla il Bio” saranno protagonisti gli agricoltori che racconteranno le buone pratiche sostenibili messe in atto quotidianamente per salvaguardare la biodiversità, sia rurale che selvatica. Seguirà lo spazio curato dalla Coalizione CambiamoAgricoltura in cui questo legame virtuoso che esiste da sempre tra natura e agricoltura bio verrà esaminato con l’aiuto di esperti e ricercatori. Tra i talk è previsto il focus “I territori amano il Bio”, che racconta le pratiche virtuose per l’ambiente intraprese da tantissime amministrazioni comunali, con particolare riferimento al verde urbano e alla ristorazione collettiva. Il seminario “Più sani più bio”, con esperti di varie discipline, approfondirà invece l’importanza delle scelte alimentari secondo il principio One Health che mira a promuovere la salute globale attraverso la collaborazione e le interconnessioni tra salute umana, benessere animale e tutela ambientale. Concluderà la giornata lo show cooking “Tutti i colori della cucina amica dell’ambiente”, con la chef Luisanna Messeri e un BIOAperitivo per tutti.

Alla Festa del BIO parleranno anche gli agricoltori, come rispondete alle proteste di questo periodo? 

Comprendiamo bene il disagio e le ragioni che hanno scatenato le proteste degli agricoltori. Dal conflitto bellico in Ucraina c’è stato un incremento esponenziale dei costi di produzione, inoltre è lievitata l’inflazione e contemporaneamente è diventata sempre più drammatica la crisi climatica che ha ridotto la produttività mentre i prezzi dei prodotti all’origine in qualche caso sono addirittura diminuiti. È ovvio che in questo contesto, gli agricoltori siano in grande difficoltà. Condividiamo molte rivendicazioni come quella sul giusto prezzo e sulla riduzione del carico burocratico per le aziende agricole. Non siamo però d’accordo sulle cause che hanno generato la crisi attuale che a nostro avviso deriva dal modello di agricoltura intensiva portato avanti fino ad oggi che ha causato un impatto consistente sull’ambiente e sul clima senza neanche garantire un reddito adeguato agli agricoltori. Il Green Deal e le pratiche per ridurre le emissioni di Co2 e contrastare il cambiamento climatico rappresentano invece la possibile soluzione. Il futuro dell’agricoltura deve passare dalla transizione ecologica in grado di unire sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il metodo biologico mette al centro gli agricoltori, valorizzando i territori e creando nuova occupazione per i giovani e le donne. Inoltre, tutela gli ecosistemi, a partire dalla fertilità del suolo, a vantaggio di tutti i cittadini.