SLOW FOOD, ARCHIVIATE LE PROTESTE RESTANO SUL TAVOLO I VERI PROBLEMI DEI CONTADINI

(riproduzione riservata)

“le proteste dei trattori hanno perso la foga iniziale. riaffiorano qua e la’, dando l’idea di essere generate ad hoc, ma i problemi veri, quelli che hanno radici profonde, restano. la risposta non e’ nelle soluzioni proposte dalla politica italiana e dall’europa, entrambe funzionali alle prossime elezioni piu’ che al futuro dell’agricoltura. il tema e’ complesso, ma un dato e’ certo: l’abolizione delle limitazioni sull’uso dei pesticidi e dell’obbligo di lasciare una piccola parte dei terreni a riposo non sono la strada giusta. serve una strategia complessiva, che prenda in considerazione tutti gli aspetti relativi alla produzione di cibo: la situazione economica e sociale della maggioranza dei contadini (di piccole e medie dimensioni), la fertilita’ del suolo, la salubrita’ dell’acqua e dell’aria, la salute dei consumatori e la crisi climatica. il nemico non e’ il green deal, ma una politica miope che finanzia gli agricoltori sulla base della quantita’ di ettari coltivati, sostenendo un modello intensivo che compromette il suolo e non sopravvive senza sovvenzioni pubbliche”, afferma in un comunicato serena MILANO, direttrice di slow food italia. “un’altra agricoltura e’ possibile, e lo testimoniano moltissimi contadini che in ogni parte della nostra penisola, soprattutto nelle aree interne, producono cibi che rappresentano il loro territorio nel rispetto della terra, dell’ecosistema e della nostra salute. contadini che magari non possono scendere in piazza per protestare, perche’ i campi e gli animali hanno bisogno di cure quotidiane e nelle aziende di piccole dimensioni e a conduzione familiare difficilmente si possono affidare ad altri, ma che non per questo non manifestano il loro pensiero. slow food italia vuole dare voce a loro”, spiega il comunicato. qui le testimonianze dei contadini bit.ly/3PAVB6g