VINITALY: CIA, CON ELEZIONI UE ALLE PORTE FARE SQUADRA PER DIFENDERE PATRIMONIO VINO DA 30 MILIARDI

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“fare squadra per preservare e rilanciare un capitale economico, sociale e culturale del valore di 30 miliardi di euro, partendo in prima battuta da un cambio di passo dell’europa che, gia’ dalle agende politiche delle prossime elezioni, dovra’ essere meno penalizzante e piu’ incentivante per il settore vino”, e’ il messaggio del presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, oggi all’inaugurazione del vinitaly. “sicuramente il vino tricolore sta vivendo un momento difficile di transizione”, ha detto FINI. “c’e’ il sorpasso della francia dopo 9 anni in vetta alla produzione mondiale e il cambio e calo dei consumi con un ulteriore -3% annuo, complici il cambiamento climatico che pesa sulle rese e l’inflazione che incide sulla spesa. ma il mondo del vino, attualmente, paga anche l’escalation di attacchi e criminalizzazioni, con le proposte europee di etichettatura delle bevande alcoliche e di alert sanitari sulle bottiglie, le ipotesi di limitazioni su sostegni e sponsorizzazioni, creando allarmismo e disinformazione, perche’ non si fa piu’ distinzione tra il consumo corretto, moderato, responsabile e l’abuso”, ha osservato. per questo, ha sottolineato il presidente di cia, “questo vinitaly deve servire a fare quadrato intorno al comparto e a chiedere tutti insieme di riorientare le politiche ue dalla nuova legislatura, salvaguardando i fondi di promozione per il vino, concentrandosi sulla lotta all’abuso di alcol e, soprattutto, evitando misure restrittive o sproporzionate che minano le comunita’ e i territori del vino”. il settore infatti, ha ricordato FINI, “e’ strategico non solo sotto il profilo economico e occupazionale, registrando una produzione da 14 miliardi grazie a 500mila imprese e quasi 900mila addetti, ma ha una valenza sociale e culturale, rappresentando anche tradizioni e usanze dei territori, storia, paesaggio e prodotti tipici, ovvero gli asset di quel turismo enogastronomico fondamentale alla tenuta e allo sviluppo delle aree rurali e interne”. ora, ha concluso il presidente di cia, “dobbiamo lavorare per continuare a far crescere il valore aggiunto di una filiera cosi’ importante, dal campo alle cantine”.