ITALIA-CINA: COLDIRETTI E FILIERA ITALIA AL FORUM DI DIALOGO IMPRENDITORIALE

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informa un comunicato che “coldiretti e filiera italia hanno partecipato oggi al forum di dialogo imprenditoriale italia-cina, che ha visto la partecipazione del vice presidente del consiglio antonio TAJANI e del ministro del commercio della repubblica popolare cinese WANG wentao. dal forum e’ emerso che l’agroalimentare e’ un settore prioritario e centrale per entrambi i paesi che lo considerano strategico anche per il futuro equilibrio geopolitico mondiale. ‘oggi l’interscambio agroalimentare tra i due paesi e’ troppo limitato rispetto alle potenzialita”, afferma luigi SCORDAMAGLIA ad di filiera italia. ‘l’export agroalimentare italiano verso la cina – spiega – si attesta a 579 milioni (con +4,1% nel 2023), mentre l’import agroalimentare vale 875 milioni (con un calo del 21,4%). cio’ anche a causa delle persistenti barriere sanitarie, fitosanitarie e doganali da noi richiamate nel forum a cominciare dall’ortrofrutta, ma anche nei settori delle carni bovine e suine e del vino’. ‘e’ molto positivo – continua scordamaglia – che questo appuntamento sia stata l’occasione per sensibilizzare il governo cinese su tali aspetti e su cui entrambi governi italiano e cinese hanno gia’ condiviso impegni importanti’. il forum – continua il comunicato – e’ stata un’occasione altrettanto rilevante anche per evidenziare le potenziali partnership attivabili nel settore agroalimentare. nel libro bianco per lo sviluppo verde della cina vengono ribaditi obiettivi e azioni a sostegno dell’industrializzazione della produzione di cereali, in termini di aumento della produzione di qualita’ e della sicurezza di oltre 63.000 prodotti agricoli verdi, biologici e con indicazione geografica, per la riduzione dei pesticidi e per l’aumento della sostenibilita’ degli allevamenti. l’italia puo’ essere il paese partner ideale della cina su tali obiettivi perche’ e’ leader in termini di produzioni di qualita’ e distintive (326 prodotti, 529 vini) – spiega coldiretti nel comunicato -, detiene il primato europeo per numero di produttori biologici (1/6 di quelli europei), e’ tra i primi paesi al mondo nell’applicazione delle tecniche di precision farming finalizzate alla preservazione e maggiore fertilita’ dei suoli e alla riduzione dell’uso di input produttivi, nonche’ delle tecniche di smart irrigation e digital data management in agricoltura. infine, i prodotti agroalimentari italiani sono caratterizzati dalla massima sicurezza, come dimostrano i dati efsa che evidenziano per i contaminati chimici una presenza pari solo allo 0,6% dei prodotti italiani controllati contro il 6,4% dei prodotti importati. coldiretti e filiera italia infine ritengono – si legge nel comunicato – che l’innovazione e la ricerca non debbano snaturare la tradizione ne’ concentrare i risultati e gli strumenti nelle mani di poche multinazionali globali; siamo sempre stati contrari infatti agli ogm ma siamo i primi in europa nel sostegno delle nbt intraspecifiche, in quanto difficilmente brevettabili e che accelerano il processo di selezione che gia’ avviene in natura. in tale campo l’italia dispone gia’ di centri all’avanguardia pubblici e privati che lavorano per un modello di innovazione sostenibile e non predatorio”.