ASSEMBLEA CONFCOOPERATIVE: GARDINI, LE COOPERATIVE LAVORANO PRODOTTO ITALIANO, HANNO SEDE IN ITALIA, PAGANDO QUI LE TASSE

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guardare al futuro e’ l’impegno di confcooperative annunciato dal presidente maurizio GARDINI alla XLII assemblea nazionale di confcooperative, dal titolo “lavoro comunita’ futuro – la funzione sociale della cooperazione”. le potenzialita’ sono insite nel sistema cooperativo, che mai come oggi sta dimostrando di essere adeguato ai tempi “anche l’europa se ne sta accorgendo – ha affermato GARDINI – e dopo che l’abbiamo criticata affinche’ rimettesse al centro delle sue politiche i cittadini rispetto ai capitali, ora riscopriamo una nuova sua visione sociale, che si declina anche nelle sue politiche economiche nelle quali ci riconosciamo”. secondo GARDINI – “c’e’ sempre piu’ bisogno di cooperazione”; “a giugno ne parleremo in un incontreremo con tutti gli attori della social economy europe”, ha annunciato. per guardare al futuro occorre trovare soluzioni agli attuali problemi, ha osservato il presidente elencando una serie di spunti “di riflessione e di proposte al governo”.. “le imprese sono in affanno e costrette alla difesa perche’ sono provate dai rincari dell’energia e delle materie prime, dal mismatch (il mancato reperimento di figure professionali) e dalla contrazione dei consumi interni. nei servizi solo 1 impresa su 2 riesce ad accedere al credito, l’inflazione sta calando e come raccomanda il governatore della banca d’italia fabio PANETTA la bce deve iniziare a tagliare il costo del denaro: basta tassa LAGARDE”, ha detto GARDINI. serve poi contrastare le false coop e le false imprese: “lo strumento della revisione e’ fondamentale per mantenere l’autenticita’ del modello cooperativo e il rispetto della mutualita’”, – ha dichiarato il presidente. vanno contrastate le false cooperative attraverso la riforma della vigilanza che e’ allo studio del ministro delle imprese e del made in italy. cosi’ come vanno combattute le false imprese di ogni tipologia societaria: spa, srl, srl semplificate… – ha sottolineato – che sfruttano 2.842.000 lavoratori in un contesto di diffusa irregolarita’ fiscale e contributiva. una condizione che viola la dignita’ delle persone”, ha sottolineato. su questo tema e’ intervenuto il ministro del made in italy adolfo URSO, evidenziando che “in 18 mesi sono state cancellate dal registro delle imprese 30mila cooperative non piu’ operanti e cio’ dara’ piu’ efficienza e curera’ patologie del sistema”. per GARDINI “la riforma della vigilanza e’ un tema che va affrontato, per salvaguardare la peculiarita’ del modello cooperativo e dare piu’ valore all’articolo 45 della costituzione, affinche’ venga garantito il forte legame con il ruolo sociale”. altro tema critico sollevato dal presidente di confcooperative e’ quello del lavoro: “il mercato del lavoro presenta dati con luci e ombre. un’italia del paradosso perche’ cala la disoccupazione al 7,2% con gli occupati che sfiorano i 24 milioni (23.849.000), ma sono 12.377.000 gli inattivi, vale a dire 1/3 della popolazione tra i 15 e i 64 anni. il lavoro c’e’ ma mancano i lavoratori, con le imprese pronte ad assumere, ma con circa la meta’ delle figure professionali richieste che risulta introvabile. solo a marzo 2024, secondo unioncamere, su 447 mila posti di lavoro, il 47,8% e’ stato di difficile reperimento. la mancanza di personale e’ il principale ostacolo anche per la crescita delle cooperative, per 1 su 2 e un problema oramai strutturale. le nostre 17.000 associate danno lavoro a 540.000 persone, potrebbero assumerne altre 30.000, ma non trovano figure qualificate”. anche i neet (non in formazione ma non attivi) sono calati a 2.153.000 (-786mila rispetto al 2021) – ha proseguito GARDINI -. gli inattivi sono 1/3 della popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni, ben 12.377.000 e tra loro 2.659.000 sono donne che non cercano lavoro per motivi familiari, perche’ assistono un familiare anziano, minore o disabile. un dato che sottolinea ancora una volta la necessita’ di rafforzare le politiche di conciliazione, di offrire piu’ servizi a supporto delle famiglie”. secondo GARDINI “c’e’ poi da considerare l’impatto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. il fmi stima che nelle economie avanzate il 60% degli occupati dovra’ confrontarsi con i sistemi di intelligenza artificiale e circa la meta’ di essi potrebbe uscirne penalizzata. la soluzione – ha sostenuto GARDINI – e’ piu’ formazione come politiche attive del lavoro”. il presidente di confcooperative si e’ espresso anche sul salario minimo: “la posizione di confcooperative e’ stata molto chiara. noi siamo contro il salario minimo e a favore di un salario giusto, perche’ riteniamo che la responsabilita’ di chi firma i contratti di lavoro debba determinare processi di cambiamento e innovazione. abbiamo voluto dare valore al patto tra sindacati dei lavoratori e delle imprese sedendo al tavolo dove si costruiscono le condizioni per dare dignita’, ruolo e reddito giusto al lavoro. lo abbiamo dimostrato con la firma di numerosi contratti, in questo ultimo anno, tra i quali quello delle cooperative sociali che per numero di occupati (400.000) e’ tra i primi 10 nazionali”, ha spiegato GARDINI. il presidente ha affrontato anche il tema del rapporto con la pubblica amministrazione: “e’ fondamentale che la pa riconosca gli aumenti contrattuali in fase di appalti. riconoscendo la qualita’ e non solo l’offerta economica piu’ bassa. sul fronte dei debiti della pa le nostre cooperative vantano crediti per 2,5 miliardi con pagamenti medi a 92 giorni, che salgono a 1 anno in sicilia, 227 giorni in campania, 144 in calabria, 124 in puglia, 101 nel lazio”. a giudizio di confcooperative di grande respiro e opportunita’ per un riequilibrio economico e sociale e di recupero di territori in via di abbandono anche dal punto di vista dei servizi sono le cooperative di comunita’: “e’ un nuovo coinvolgente fenomeno che anima le aree interne, generando lavoro e benessere per le comunita’”, ha indicato GARDINI. avanza l’auto-organizzazione dei cittadini: fanno ripartire l’economia, i servizi, l’aggregazione, creando piccole imprese di territorio. c’e’ il nostro impegno per ottenere una legge nazionale che garantisca un quadro giuridico per le cooperative di comunita’, in particolare nei territori svantaggiati. diamo atto al ministro URSO della determinazione con cui sta seguendo il tema. il tempo stringe e oltre 5.000 comuni rischiano la ‘chiusura’ a causa di servizi che arretrano. si parla di desertificazione bancaria. in questo contesto rimarchiamo il ruolo delle banche di credito cooperativo e casse rurali: in oltre 700 comuni rappresentano l’unico sportello bancario attivo”. un ringraziamento e’ stato rivolto da GARDINI oltre che a URSO anche al ministro antonio TAJANI “per la loro ottima gestione della cabina di regia per l’internazionalizzazione. un ambito che ci vede protagonisti con molte imprese di diversi settori per un valore di oltre 5,6 miliardi, e che – ha proseguito GARDINI – ha nel made in italy, di cui siamo sostenitori, una identita’ riconosciuta densa di eccellenze anche cooperative. il covid, le guerre in corso, la crisi del canale di suez hanno avuto e hanno un grave impatto sull’export e sull’import. il piano mattei e l’attenzione alle enormi necessita’ dell’ucraina mostrano un dinamismo del governo che restituira’ alle imprese un ruolo chiave”. il made in italy richiama direttamente l’agroalimentare e – come ha messo in luce GARDINI -, “le punte piu’ avanzate sono nella nostra organizzazione: basti pensare che sulle nostre tavole 1 prodotto su 5 arriva dalle nostre cooperative agroalimentari. una filiera tre volte italiana, per prodotto, produttori e territorio”. il concetto di italianita’ e’ stato spiegato “orgogliosamente” da GARDINI anche sottolineando che “le cooperative lavorano prodotto italiano, lavorano in italia e hanno sede in italia, pagando qui le tasse”. scendendo piu’ nel campo agricolo, il presidente di confcooperative ha riconosciuto che “le proteste dei trattori hanno evidenziato le difficolta’ economiche e di reddito degli agricoltori, ma anche hanno messo a nudo una politica, influenzata dai paesi del nord europa, che ha imposto una visione fortemente ideologica, facendo prevalere scelte, come la farm to fork, che noi abbiamo sempre combattuto perche’ non tiene insieme la sostenibilita’ economica e sociale con la sostenibilita’ ambientale e non da’ una risposta a un fenomeno, quello degli eventi catastrofici dovuti ai cambiamenti climatici, che l’agricoltura subisce in quanto ‘industria’ a cielo aperto. pur senza essere negazionisti, riteniamo – ha puntualizzato GARDINI – che l’agricoltura debba essere accompagnata nella transizione, ma occorre compiere questo percorso con il sostegno di scienza e ricerca, che ci devono dare nuovi strumenti e soluzioni. abbiamo bisogno di partire dalla filiera, e la cooperazione e’ la filiera che da’ risposte concrete. le filiere, pero’ hanno bisogno di essere alimentare e sviluppate, per dare un vantaggio competitivo ai nostri produttori. vogliamo lavorare per operare sul fronte dell’aggregazione. rappresentiamo le tante agricolture di questo paese che hanno contribuito in modo forte alla crescita dell’export. lo dobbiamo fare insieme, pubblico e privato”. per il ministro URSO, “dal green deal il mondo, che prima era visto piatto, ora e’ cambiato. si e’ capito – ha spiegato – che serve avere una competitivita’ europea, con una politica industriale comune supportata da alti investimenti e risorse finanziarie, come succede negli stati uniti e in cina e le cooperative – ha aggiunto – sono un modello e un esempio in europa”. grande merito e’ stato dato dal ministro URSO ai prodotti ig e a denominazione di origine, che “negli ultimi 20 anni ci hanno reso famosi in tutto il mondo” e che sono un esempio da riprodurre con i prodotti dell’industria e dell’artigianato nazionale, anche se “non potremo piu’ limitarci a essere belli, buoni e ben fatti, dovremo anche essere sostenibili per l’ambiente, socialmente e per le imprese”. dopo GARDINI, hanno portato il loro contributo alla riflessione sul ruolo della cooperazione la ministra per le disabilita’ alessandra LOCATELLI e il cardinale matteo maria ZUPPI, presidente della conferenza episcopale italiana. “ringrazio – ha dichiarato ZUPPI – per quello che siete perche’ le cooperative realizzano quello che dice il magistero sociale della chiesa. solo insieme – ha aggiunto – c’e’ futuro, nelle coop nessuno resta indietro. vediamo tante fratture sociali e territori che si sviluppano mentre altri ristagnano; serve economia e coesione sociale e in questi ultimi la cooperazione e’ l’unico avamposto economico”. sulle cooperative di comunita’ ZUPPI ha sostenuto che “sono profetiche e sviluppano un nuovo modello economico per il futuro per non perdere persone e territori”. ZUPPI ha concluso il suo intervento chiedendo di continuare “a lavorare insieme, noi offrendo il magistero della chiesa voi con le vostre competenze; tessitori di reti per l’italia del futuro”. nel corso dell’assemblea si e’ anche parlato di fondi di coesione e pnrr, con GARDINI che ha auspicato vengano gestiti bene e che siano utilizzabili anche oltre la scadenza del 2026. “la messa a terra delle risorse – ha detto – deve essere veloce ed efficiente, con un’attenzione particolare alle aree interne e alle aree economiche speciali”. sul tema e’ intervenuto il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il pnrr raffaele FITTO, ricordando che “il governo ha adottato una visione unica per i fondi attraverso la revisione del pnrr, che li ha resi omogenei e coordinati per migliorare la qualita’ della spesa. ieri – ha aggiunto – e’ stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto-legge n. 60 che riporta ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”. inoltre, “abbiamo avuto un riallineamento della scadenza al 31-12-2029”. riguardo alle zone economiche speciali, FITTO ha messo in luce il fatto che ora tutto il sud e’ un’unica zona, condizione che permette “la semplificazione negli interventi e una visione d’insieme che puo’ attirare nel mediterraneo investimenti di rilievo”. dal ministro FITTO e’ arrivato anche un alert: “siamo alla vigilia della ripartenza delle istituzioni europee – ha detto – e con l’allargamento dell’ue bisognera’ avere risposte efficaci ed efficienti, anche per la cooperazione, riguardo alle politiche di coesione e agricola”. all’assemblea di confcooperative e’ intervenuta anche la ministra del lavoro marina elvira CALDERONE, che ha parlato del decreto di coesione con i 2,8 miliardi di euro a sostegno dei giovani e dell’imprenditorialita’. “il nostro compito di governo – ha affermato – e’ di accompagnare chi vuole fare impresa, e chi vuole fare cooperazione va accompagnato due volte perche’ da’ piu’ valore e riduce le disparita’”. ha chiuso la parte pubblica dei lavori di confcooperative antonio TAJANI. il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha riconosciuto alle cooperative di essere una “straordinaria risorsa dell’economia italiana”, che e’ “giusto aiutarle nella loro attivita’ di internazionalizzazione, in particolare agroalimentare”. “le cooperative vanno sostenute per l’export – ha aggiunto – perche’ non ci sono solo le grandi industrie. le piccole imprese vanno sostenute con consorzi e iniziative per l’export di qualita’”.

GARDINI HA APERTO LA 42° ASSEMBLEA DI CONFCOOPERATIVE
INTERVENTI DI TAJANI, FITTO, ZUPPI, URSO, CALDERONE

800 delegati in rappresentanza di oltre 17 mila cooperative sono convenuti oggi al teatro dell’opera per la 42° assemblea nazionale di confcooperative. questa mattina si e’ tenuta la parte pubblica. l’assemblea e’ poi proseguita in forma privata e per domani e’ prevista l’elezione del presidente. il presidente della repubblica sergio MATTARELLA ha inviato un messaggio https://bit.ly/3UpLzX6. i lavori sono iniziati con l’inno di mameli eseguito dalla schola cantorum del teatro dell’opera di roma e le testimonianze delle cooperative #trafocoop, #operosa, #cta. dopo la relazione del presidente maurizio GARDINI (qui la sintesi https://bit.ly/4boUwqC) sono intervenuti il ministro made in italy adolfo URSO, la ministra del lavoro elvira CALDERONE, il ministro affari europei raffaele FITTO, la ministra per la disabilita’ alessandra LOCATELLI, monsignor matteo ZUPPI, presidente della cei. il ministro degli esteri e vicepresidente del consiglio antonio TAJANI ha chiuso i lavori. tra i numerosissimi ospiti il sottosegretario all’agricoltura patrizio LA PIETRA; la segretario del pd elly SCHLEIN; maria elena BOSCHI di azione-iv, vice presidente della commissione di vigilanza rai; il presidente di copagri tommaso BATTISTA; luca BRONDELLI di BRONDELLO, della giunta di confagricoltura; la direttrice generale confagricoltura anna maria BARRILE.