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european livestock voice – gruppo multi-stakeholder del settore zootecnico europeo – ricorda in un comunicato di essere nato a bruxelles poco dopo le elezioni europee del 2019, cercando in questi cinque anni “di aumentare la comprensione, sollevare le preoccupazioni, informare gli interessati e, soprattutto – si legge nel comunicato -, ridurre il divario di consapevolezza tra le nostre stalle e le istituzioni di bruxelles”. “il mandato 2019-2024 si e’ rivelato nel complesso un periodo di difficolta’ per quanto riguarda l’allevamento – continua il comunicato -. per questo motivo speriamo che i nuovi parlamentari eletti a giugno si dimostrino piu’ attenti ai nostri problemi, che sono cosi’ vitali non solo per le comunita’ rurali, ma per tutti i cittadini europei”. european livestock voice ha percio’ presentato un manifesto d’azione in 5 punti per le elezioni di giugno, nel quale si chiede che “la commissione europea elabori una strategia europea per una catena del valore zootecnica sostenibile, per garantire che gli investimenti e il sostegno necessari siano pienamente prevedibili”. questa strategia va sostenuta con un “rafforzamento della leadership agricola all’interno delle istituzioni europee e rendendo piu’ comuni gli studi di impatto con una componente di fattibilita’, per valutare meglio gli effetti dei compromessi, cosi’ importanti nell’allevamento”.