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un’europa piu’ integrata, visto anche il rischio della “irrilevanza dei singoli stati membri”; la crisi demografica, che potrebbe costare al nostro paese il 13% del pil, e la necessita’ di avere piu’ immigrati; liberare l’italia dal “fardello del debito pubblico”. sono alcuni dei temi centrali delle considerazioni finali del governatore della banca d’italia fabio PANETTA, presentate in occasione della diffusione della relazione annuale sul 2023. in un passaggio delle considerazioni PANETTA ha anche specificato che, a seguito delle varie crisi internazionali, “molti paesi avanzati sono divenuti riluttanti a dipendere economicamente da nazioni ritenute inaffidabili dal punto di vista geopolitico. essi hanno effettuato interventi volti ad acquisire autonomia produttiva in settori strategici e a diversificare le forniture di risorse essenziali quali i beni agricoli (…). le misure si sono spesso tradotte in politiche protezionistiche: il numero di restrizioni commerciali imposte nel 2023 e’ triplicato rispetto a quello del 2019”. inoltre – ha osservato il governatore – “negli ultimi due decenni il peso dell’unione europea sul pil globale e’ sceso dal 26 al 18 per cento, mentre quello degli stati uniti e’ rimasto pressoche’ invariato, al 26, e quello della cina e’ quadruplicato, al 17 (fig. 2). il calo riflette soprattutto l’insoddisfacente dinamica della produttivita’, che nel periodo ha accumulato un ritardo di 20 punti percentuali rispetto agli stati uniti. nell’attuale scenario geopolitico, e’ essenziale per l’europa agire con determinazione per migliorare la competitivita’ e rafforzare l’autonomia strategica. non per contrapporsi ad altri paesi o chiudersi all’interno dei propri confini, ma per salvaguardare il futuro dei cittadini europei, accrescere la propria autorevolezza a livello globale e preservare i progressi sinora realizzati nel cammino di integrazione internazionale. le considerazioni finali sono disponibili qui https://tinyurl.com/ythztd6d