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sulla lotta ai cinghiali “questa distrazione forte della politica e soprattutto degli enti regionali e’ una vicenda che pesa moltissimo sulle spalle di un’organizzazione che e’ a trazione anteriore che deve sapere in qualche modo incrociare le cose” come e’ stato fatto con le manifestazioni anche davanti al parlamento. lo ha detto il segretario generale della coldiretti enzo GESMUNDO aprendo la manifestazione dell’organizzazione laziale, guidata da david GRANIERI, che si e’ svolta oggi all’auditorium parco della musica e che e’ stata conclusa dal presidente nazionale ettore PRANDINI. “ormai la via lastricata di buone intenzioni porta all’inferno….e per questo noi tra giugno e luglio daremo una spallata forte a tutte le amministrazioni regionali senza se e senza al di la di quelle che possono essere le posizioni politiche al di la’ degli schieramenti perche’ e’ un tema ormai di dimensione nazionale”, ha avvertito GESMUNDO. “andremo con i trattori e con migliaia di persone” perche’ “i trattori non parlano, non pensano”, ha detto il segretario generale prendendosi un bell’applauso. “non bastera’ che le regioni individuino i luoghi perche’ il piano di abbattimenti non va di pari passo con la stagione della caccia, gli abbattimenti potranno essere fatti durante tutto l’anno e qui occorrera’ che anche i nostri agricoltori, dotati di tesserino per andare a caccia o da altri che hanno avuto a che fare con una dimensione di caccia, possano sfruttare delle iniziative che la coldiretti sta mettendo a regime. per esempio noi vogliamo arrivare a corpi di guardie giurate che possano, attraverso una formazione, affiancare le polizie locali visto che non tutte hanno il numero sufficiente di persone che possano seguirci nei piani di abbattimento”, ha puntualizzato GESMUNDO. “la nostra mobilitazione – ha spiegato il presidente di coldiretti lazio, GRANIERI – e’ volta a ripristinare la liberta’ di fare impresa per i nostri agricoltori. i cinghiali sono un tema centrale nella vita delle nostre aziende. oggi iniziamo con una attivita’ mobilitativa che punta soprattutto ad ottenere il piano straordinario di contenimento. un piano previsto dalla legge 157 all’articolo 19 ter, che determinera’ un effettivo contenimento delle masse ormai incontrollate. dentro il piano crediamo sia utile da un lato mettere degli obiettivi ambiziosi anche nelle aree parco e dall’altro la formazione per gli agricoltori che devono poter collaborare per difendere le proprie imprese e la sicurezza dei cittadini. non e’ possibile nel 2024 morire in moto a causa di un cinghiale che ti attraversa la strada”. “tra gli obiettivi della coldiretti lazio figurano, come priorita’, un piano dettagliato ed efficace di abbattimento dei cinghiali, ma anche un coinvolgimento attivo al Piano da parte dei proprietari e affittuari dei fondi o da persone da loro delegate, naturalmente a seguito di una adeguata formazione e in possesso di licenza per l’esercizio venatorio. a tal proposito coldiretti lazio propone l’istituzione dei corsi previsti dalla normativa vigente e la costituzione di un corpo di guardie venatorie a livello provinciale, che abbia la qualifica di guardia giurata per colmare il deficit di organico della polizia provinciale. fondamentale, inoltre, l’attuazione delle attivita’ di contenimento del piano straordinario anche nelle aree protette e qualora l’ente gestore di queste aree non dovesse adeguarsi, la regione provvedera’ al suo commissariamento, affidando le azioni di coordinamento operativo al dirigente della struttura regionale che si occupa della gestione faunistico-venatoria”, sottolinea in un comunicato l’organizzazione. all’incontro di coldiretti lazio sono stati presenti il prefetto di roma, lamberto GIANNINI, il commissario straordinario alla peste suina, Vincenzo CAPUTO e l’assessore all’agricoltura e bilancio della regione lazio, giancarlo RIGHINI.