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“e’ stato emanato ieri il decreto ministeriale di riconoscimento del disciplinare di produzione ‘standard zootecnia da carne sostenibile applicabile all’allevamento per la produzione di carne bovina’ con grande soddisfazione degli allevatori che ci hanno creduto durante tutto il percorso, iniziato il 19 luglio 2019, all’hotel crowne plaza di padova, con un convegno nazionale sul tema: ‘sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica della zootecnia bovina da carne prodotta in italia’”. lo rende noto un comunicato di oi intercarneitalia, che cosi’ prosegue: “lanciata la proposta, gli allevatori hanno organizzato un tavolo tecnico con esperti che hanno elaborato il disciplinare ‘allevamenti sostenibili’, che dopo un lungo percorso amministrativo, fatto di confronti e aggiustamenti, e’ stato recepito dalla regione veneto nell’ambito del sistema di qualita’ regionale e notificato alla commissione europea. ad ottobre 2023 l’approvazione definitiva e ieri, il recepimento da parte del ministero dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare con la pubblicazione sul sito web del masaf del decreto firmato dal direttore generale per la promozione della qualita’ agroalimentare, dr.ssa eleonora IACOVONI e dalla dirigente, dr.ssa stefania MASTROMARINO. ‘e’ stato un percorso lungo, ma ci abbiamo creduto e lavorato a testa bassa – ha detto con soddisfazione il presidente dell’oi intercarneitalia e presidente dell’aop italia zootecnica, alessandro DE ROCCO – e questo disciplinare si inserisce nel programma piu’ ampio che da anni stiamo portando avanti con il piano carni bovine nazionale per la realizzazione di un piano di settore per la zootecnia bovina da carne prodotta in italia’. oggi e’ stata inviata una lettera al ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, on. francesco LOLLOBRIGIDA , a firma congiunta del presidente dell’oi, alessandro DE ROCCO, del presidente del comitato nazionale vitelli a carne bianca, paulo DE WAAL e del presidente del comitato nazionale trasformatori e assocarni, serafino CREMONINI, con la richiesta di inserire il disciplinare appena approvato in un nuovo livello 3 nell’ecoschema 1 dedicato alla zootecnia, per offrire nuove opportunita’ alle aziende zootecniche di certificarsi, dimostrando la sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica degli allevamenti italiani. vogliamo migliorare il piano strategico nazionale che regola la nuova pac 2023 – 2027, hanno detto i tre presidenti, riguardo gli ecoschemi dedicati alla zootecnia, e la richiesta di inserimento di un livello 3, relativo alla sostenibilita’ ambientale, sociale ed economica degli allevamenti, da poter applicare nell’ambito del psn dall’1 gennaio 2025, che va nella direzione auspicata dalla commissione europea con farm to fork e new green deal e potra’ portare dei vantaggi considerevoli alle aziende di allevamento, cosi’ riassumibili: – possibilita’ di finanziare la certificazione sqnz delle aziende per almeno un triennio, con l’utilizzo della misura srg 03 delle regioni; – possibilita’ di commercializzare la carne bovina ottenuta dagli allevamenti certificati sqnz, con il claim ‘prodotto da allevamenti sostenibili’, certificazione gia’ auspicata e ricercata dalla grande distribuzione organizzata; – possibilita’ di organizzare progetti di comunicazione, informazione e promozione del sistema di qualita’ ‘allevamenti sostenibili’, utilizzando la misura srg 10 delle regioni. grazie alla proposta di oi intercarneitalia, le aziende di allevamento di bovini da carne e di vitelli a carne bianca, che intendono usufruire dei premi recati dall’ecoschema 1, oltre a poter scegliere quale applicare tra il livello 1 (riduzione dell’antimicrobico resistenza) ed il livello 2 (adesione al sistema di qualita’ nazionale per il benessere animale – sqnba – con pascolamento), potranno scegliere, in alternativa, il nuovo livello 3: ‘adesione a un sistema di qualita’ nazionale zootecnia di sostenibilita’ ambientale, sociale, economica, riconosciuto ai sensi dell’art. 46 del reg. delegato (ue) 2022/126 e dm 16/12/2022 n. 646632′”.