VILLAGGIO COLDIRETTI VENEZIA: PRANDINI E GESMUNDO DELINEANO STRATEGIA PROSSIMI MESI

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“lasceremo venezia meglio di come l’abbiamo trovata”, ha assicurato il presidente di coldiretti ettore PRANDINI aprendo il suo intervento all’incontro istituzionale sulla dieta mediterranea al villaggio coldiretti di venezia. citta’ ha ricordato, che ha, nella sua storia, un legame particolare con agricoltura e pesca. sulla difesa del patrimonio alimentare italiano, PRANDINI ha sottolineato che “nel 1990, quando ci svendevamo alle multinazionali, l’italia era la quarta potenza economica a livello mondiale grazie al lavoro degli agricoltori. non permetteremo a union food e alla dirigenza di confagricoltura di svendere quello che per millenni di storia abbiamo custodito: la nostra cultura”, ha detto puntualizzando esserci una differenza tra vertici e soci di confagricoltura. “noi ci batteremo per applicare meccanismi che assicurino la trasparenza sui prodotti agricoli per i consumatori, a difesa della nostra identita’, del lavoro straordinario che fanno i nostri agricoltori per preservare il territorio”, ha aggiunto. “siamo noi i veri ambientalisti, chi li attacca sicuramente non e’ mai entrato in un campo e in una stalla” ha continuato PRANDINI dopo aver ricordato che “noi siamo gente, popolo, identita’, cultura e il piu’ grande grazie va agli agricoltori”. il presidente ha ricordato il bracciante morto nelle campagne di latina qualche giorno fa: “condanniamo ancora una volta l’orrore che si e’ consumato, ma al tempo stesso non posso accettare che ci sia una demonizzazione di tutte quelle imprese oneste e serie. allo stesso tempo non e’ accettabile importare prodotti ortofrutticoli da paesi extra ue che provengono dallo sfruttamento di bambini. serve una giusta reddittualita’ per i nostri agricoltori, senza non ci sara’ piu’ crescita. due sono le regole che vogliamo: l’obbligo di origine su tutti i prodotti agroalimentari e che venga introdotto il principio di reciprocita’, le stesse regole che vengono imposte alle aziende italiane devono valere per tutti”, ha continuato. PRANDINI ha anche parlato di unione europea. “stiamo osservando un’ europa che cerca di difendere il fortino come se non fosse cambiato niente, nessuno si stupisca se alle prossime elezioni votera’ ancora meno gente”, ha concluso. dall’ arsenale di venezia, luogo principe della difesa di venezia, parte la risposta di coldiretti alle aggressioni, ha annunciato il segretario generale di coldiretti enzo GESMUNDO facendo riferimento in particolare a mediterranea, associazione creata da confagricoltura e unionfood, ritenuta responsabile di volersi appropriare della dieta mediterranea. coldiretti – ha avvertito il segretario generale – non puo’ consentire di invadere uno spazio fondamentale per le imprese; noi siamo esigenti anche per i cittadini consumatori di questo paese perche’ c’e’ stretta correlazione tra i loro e gli interessi degli agricoltori”, ha aggiunto per concludere “dovranno passare sui nostri corpi perche’ questa partita di mediterranea abbia successo “. quanto alle future politiche europee GESMUNDO non ha escluso che se dovessero ripresentarsi proposte stile green deal la coldiretti e’ pronta con 200.000 trattori a marciare. sui recenti tragici fatto legati al caporalato il segretario generale ha definito la morte del lavoratore indiano un omicidio, ha evocato il concorso esterno in attivita’ mafiosa ed ha ricordato che una proposta di legge messa a punto da giancarlo CASELLI, che e’ ferma in parlamento da anni, colmerebbe alcuni buchi della legge anti caporalato. Il segretario generale ha annunciato che in ottobre coldiretti celebrera’ 80 anni della coldiretti e l’intuizione di del fondatore BONOMI che, gia’ allora – ha ricordato – aveva denunciato il latifondo improduttivo. ai coltivatori riusci’ a distribuire quella terra, ha spiegato GESMUNDO definendo quello straordinario evento come la piu’ grande redistribuzione della terra mai avvenuta senza morti. “i consumatori sono gia’ i soci occulti di coldiretti, vedremo se riusciremo a esplicitarlo”, ha detto anche il segretario rispondendo alle sollecitazioni di zaia.