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“‘i dati diffusi nei giorni scorsi indicano una crescita sia delle superfici coltivate con metodo biologico, sia del numero complessivo degli operatori a livello nazionale. tra le tendenze consolidatesi nel 2023 risalta l’incremento della categoria che include i cosiddetti produttori-preparatori: cio’ mostra la volonta’ di introdurre in azienda attivita’ di trasformazione con il chiaro obiettivo delle imprese di aumentare il valore aggiunto nella fase propriamente agricola della filiera’: con queste dichiarazioni leonardo BOLIS, presidente di confai bergamo e confai lombardia, aderenti a cai agromec, ha commentato i dati messi a disposizione nei giorni scorsi da ismea, che ha presentato il consueto focus annuale sul comparto biologico”. lo rende noto un comunicato di confai bergamo, che cosi’ prosegue: “nell’ultimo anno l’incremento degli operatori biologici in italia e’ stato pari all’1,8%, mentre le superfici sono cresciute del 4,5%, arrivando ad occupare quasi un quinto della superficie agricola utile a livello nazionale. in lombardia, invece, il numero degli addetti alle produzioni bio e’ rimasto ancorato alla soglia delle 3.200 unita’, raggiunta a fine 2022. ‘nonostante i dati macro siano positivi – precisa enzo CATTANEO, segretario provinciale di confai bergamo – non bisogna nascondere le difficolta’ che il comparto sta vivendo negli ultimi tempi. lo scorso anno i volumi di consumo dei prodotti biologici sono rimasti invariati, seppur a fronte di una crescita formale dei fatturati, dovuta peraltro alla spinta inflattiva. l’aumento generalizzato dei costi di produzione ha inoltre peggiorato i bilanci aziendali, rendendo le piccole e medie imprese del settore maggiormente dipendenti dagli aiuti pubblici’.”.