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“il vostro grido d’allarme e’ assolutamente comprensibile. i danni provocati dalla fauna selvatica, a partire dai cinghiali, fanno salire il rischio d’impresa a un livello altissimo. purtroppo talvolta ci scontriamo con normative che portano la tutela della fauna a un livello esasperato. bisogna trovare un giusto equilibrio”, ha dichiarato il presidente della regione toscana eugenio GIANI rivolgendosi agli agricoltori che si sono radunati davanti a palazzo strozzi sacrati per partecipare alla manifestazione voluta da coldiretti, con l’obiettivo di richiedere misure capaci di fronteggiare la situazione di difficolta’ di tante imprese per i danni provocati dalla fauna selvatica, in particolare dagli ungulati, informa un comunicato. il presidente – si legge ancora nel comunicato -, dopo aver garantito l’interessamento della regione, ha evidenziato il valore dell’impresa agricola nel contesto toscano: “l’attivita’ agricola produce un bene non solo per l’impresa che crea sviluppo e lavoro, ma anche per il territorio, che e’ piu’ protetto rispetto a eventi atmosferici sempre piu’ frequenti a causa dei cambiamenti climatici, e anche per il turismo, perche’ la bellezza dei campi coltivati diventa una cartolina della toscana. chi sviluppa un’impresa agricola compie un’opera di interesse generale che noi dobbiamo sostenere con tutto il nostro impegno”. “la regione toscana – ha aggiunto la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura stefania SACCARDI – non si e’ mai tirata indietro di fronte alla tutela dell’agricoltura e dei nostri agricoltori che non solo garantiscono cibo di qualita’ alla popolazione, non solo lavoro e sostegno a tante famiglie, ma che forniscono un sostegno fondamentale per la bellezza e la conservazione del nostro territorio”. “siamo la regione – ha proseguito – che sul tema della tutela dell’agricoltura nei confronti della fauna selvatica si e’ spinta piu’ avanti: abbiamo prontamente adottato tutte le misure necessarie anche a garantire la nostra suinicoltura dalla psa con un piano straordinario per la gestione dei cinghiali, adottato gia’ a luglio del 2023 e poi modificato e migliorato nel dicembre del 2023 e che riproporremo con una delibera anche lunedi’ prossimo, integrato con alcuni aspetti”. “abbiamo poi in fase di dirittura d’arrivo – ha detto ancora SACCARDI – la conclusione della proposta di piano faunistico venatorio, che poi passera’ per l’approvazione definitiva al consiglio regionale, dove abbiamo qualificato come aree non vocate al cinghiale tutte le aree destinate all’agricoltura anche in via potenziale. infine abbiamo gia’ adottato tutte le misure consentite dalle norme nazionali e ribadiamo che su questo fronte la toscana ha fatto tutto cio’ che deve fare; ma, per portare a compimento la tutela dell’agricoltura, insieme alla regione toscana devono lavorare anche le polizie provinciali, i sindaci, gli atc e anche le associazioni venatorie”.