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AREE INTERNE: SCACCIA (CIA), DIVINAZIONE EXPO SANCISCA IMPEGNO ISTITUZIONI, ENTI E ORGANIZZAZIONI SU STRATEGIA NAZIONALE

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“i borghi e le campagne d’italia modello di crescita per le zone rurali d’europa e del mondo. il g7 agricoltura divinazione expo sancisca l’impegno di istituzioni, enti e organizzazioni del comparto attorno al progetto di una strategia nazionale agricola per le aree interne, davvero capace di guardare lontano partendo dalle piccole comunita’, dalle strade di montagna e dai servizi essenziali, dalle aziende familiari e dal ricambio generazionale. e’ questo il messaggio di cia-agricoltori italiani dalla terza giornata di ortigia capitale mondiale dell’agricoltura e della pesca, dedicata dal masaf al confronto sul futuro delle aree interne per un piano di sviluppo concreto”. lo rende noto un comunicato di cia, nel precisare che “all’incontro, per la confederazione, l’intervento del direttore nazionale maurizio SCACCIA”. “c’e’ l’opportunita’ effettiva, tra disponibilita’ di fondi a supporto e duri contraccolpi climatici, di fare la differenza di fronte al progressivo abbandono dei territori marginali, – sottolinea cia – guardando alla questione come sfida globale (riguarda il 43% della popolazione mondiale, non solo il 48,5% dei comuni italiani), ma affrontandola a cominciare dalle loro specifiche priorita’. in particolare, da interventi a tutela delle infrastrutture e dei servizi di prossimita’, per garantire la viabilita’ periferica, una gestione adeguata della risorsa acqua, equo accesso a istruzione e sanita’, il superamento del digital divide. per cia, serve una programmazione univoca che abbia come punti cardinali politiche in grado di spingere, con una normativa quadro, l’abitabilita’ di ciascuna zona periferica e di montagna, misure di fiscalita’ agevolata e norme che favoriscano l’accesso al credito e alla liquidita’, in grado di innescare ricambio generazionale. tasselli chiave di un piano nazionale per l’agricoltura e l’alimentazione, come gia’ detto da cia, che riconosca la centralita’ del settore, motore di progresso e sostenibilita’ soprattutto nelle zone rurali d’italia, dove vivono ancora 13 milioni di persone, e che contano, complessivamente, piu’ della meta’ della sau (superficie agricola utilizzata) del paese. serve, per questo, valorizzare la dimensione familiare agricola che includa, in primo luogo, il recupero dei terreni incolti e il riconoscimento economico e sociale delle funzioni ambientali svolte dal comparto. ‘pensiamo in grande, ma lavoriamo in piccolo – e’ l’invito del presidente nazionale di cia, cristiano FINI -. ce lo stanno ripetendo i fatti, dalle alluvioni all’emergenza peste suina e lingua blu, occorre piu’ efficienza e rapidita’ sugli interventi di dimensioni piu’ contenute, sui processi autorizzativi e attuativi, per poi avanzare gradualmente verso le grandi opere. non e’ solo una questione agricola o ambientale. investire sulle zone rurali e’ un’urgenza sociale, oltre che economica, e bisogna evitare la dispersione delle risorse, la ‘deperibilita” delle azioni, affiancando comuni, associazioni, aziende e cittadini nella messa a terra delle progettualita’, vedi tra tutti il pnrr’. FINI conclude: ‘e’ con questo approccio che dobbiamo interpretare lo spirito del g7 agricoltura a presidenza italiana, per l’inclusivita’ e la stabilita’ economica, per la centralita’ della produttivita’ agricola, custode della storia e della cultura dei popoli, garante della sicurezza alimentare globale’.”.