DIVINAZIONE EXPO: FINI (CIA), PER CIBO SANO DI QUALITA’ A TUTTI SFORZO COLLETTIVO SOSTENUTO DA POLITICHE E RISORSE ADEGUATE

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“la sicurezza alimentare globale non puo’ piu’ essere data per scontata, tra crisi geopolitiche, climatiche e di mercato”, ha detto, informa un comunicato stampa, il presidente nazionale cia-agricoltori italiani, cristiano FINI nel corso del panel con le rappresentanze agricole. “occorre ora muoversi sinergicamente, partendo da questa straordinaria vetrina delle eccellenze italiane a siracusa, per costruire nuove strategie che mettano davvero al centro gli agricoltori e le aree rurali. per garantire cibo sano di qualita’ accessibile a tutti, serve uno sforzo collettivo sostenuto da politiche e risorse adeguate, puntando su 5 direttrici essenziali: fermare il consumo di suolo agricolo; contrastare il climate change con l’innovazione, dalle tea all’agricoltura di precisione; riconoscere ai produttori il giusto valore lungo le filiere; sostenere il ricambio generazionale sui campi; assicurare il principio di reciprocita’ negli scambi commerciali”, ha spiegato. “se parliamo di sicurezza alimentare – ha continuato FINI – dobbiamo affrontare il tema dell’approvvigionamento di cibo e il contrasto del climate change, che e’ la prima minaccia per la produzione agroalimentare. l’obiettivo e’ quello di continuare a produrre cibo di qualita’ per una popolazione mondiale che a breve raggiungera’ i 9 miliardi”. “c’e’ bisogno, in primis, di mettere in sicurezza il territorio e di attivare nuove misure e investimenti adeguati sulle varieta’ resistenti, investendo sulla ricerca e l’innovazione. in questo scenario, crediamo si debba puntare soprattutto sulle tecniche di miglioramento genetico, portando avanti la sperimentazione in campo per sviluppare piante piu’ resilienti agli stress climatici e alle malattie e tutelare sia la produttivita’ che la sostenibilita’ del settore. al contempo, e’ necessario accelerare sull’agricoltura 4.0, per produrre di piu’ con meno risorse grazie a sistemi satellitari e robotizzazione in campo”, ha proseguito FINI. “grazie all’agricoltura 4.0 si ottiene un risparmio sui vari input produttivi che puo’ arrivare a raggiungere il 30%. parallelamente, la produttivita’ puo’ aumentare fino al 20%. il tutto senza ricorrere a sostanze chimiche che vanno ad alterare le proprieta’ delle materie prime. solo, dunque, con innovazione, ricerca e nuove tecnologie e’ possibile arrivare a una sintesi tra sicurezza alimentare e sostenibilita’ ambientale”. “per quanto riguardo la tutela del suolo – osserva FINI – questa e’ una risorsa fondamentale non solo per le produzioni agricole ma per tutti i cittadini, perche’ un suolo in salute e’ un argine prezioso contro inquinamento e dissesto idrogeologico. la recente direttiva ue, sia da gancio per arrivare anche in italia a una legge in materia”. alla filiera del cibo made in italy, che oggi vale 64 miliardi di euro, va, inoltre, garantito con urgenza il rispetto della reciprocita’ commerciale per proteggere la produzione interna da importazioni che non seguono i medesimi standard e, allo stesso tempo, occorre perseguire l’obiettivo conclamato, ma ancora lontano, della redistribuzione del reddito, assicurando alla fase agricola una quota adeguata di valore aggiunto”. “la sovranita’ alimentare si puo’ raggiungere, infine, solo grazie al lavoro degli agricoltori e affrontando seriamente il tema del ricambio generazionale per evitare la senilizzazione del mondo agricolo.bisogna puntare sui giovani, che sono l’unica opportunita’ per salvare le aree interne, garantendo sicurezza ai territori e rafforzando le comunita’ rurali”, ha concluso FINI.