(riproduzione riservata)
“piangiamo un altro pescatore e ci stringiamo al dolore dei familiari e allo sgomento di una marineria che avevamo visitato pochi giorni fa. un’altra tragedia che pone nuovamente sotto i riflettori la disattenzione e il disinteresse delle istituzioni verso il tema della sicurezza a bordo delle imbarcazioni della pesca professionale. sono passati sedici anni dall’emanazione del testo unico sulla sicurezza e ancora siamo in attesa che vengano pubblicati i decreti attuativi specifici per il nostro settore volti a consentire ai pescatori di svolgere il loro lavoro in condizioni che tutelino effettivamente la loro salute e la sicurezza”. lo dichiara in un comunicato maria LAURENZA, segretaria generale uila pesca, in merito alla tragedia a largo della costa picena in cui ha perso la vita tommaso FIORAVANTI, imbarcato in una delle due lampare della flotta sambenedettese e caduto in mare mentre stava eseguendo le manovre di stesura delle reti a bordo del barchino, che si e’ improvvisamente inabissato. “per restituire dignita’ e valore al lavoro dei pescatori e’ necessario un cambio di passo ricomprendendo senza indugio la pesca tra le attivita’ lavorative piu’ pericolose – come gia’ fatto a livello internazionale – riconoscendone il carattere usurante e attuando immediatamente la cisoa, adeguando questo ammortizzatore sociale alle specificita’ del settore. rispettiamo la memoria di tommaso, intervenendo con misure concrete per evitare ulteriori tragedie”, conclude.