(riproduzione riservata)
“nella tragica situazione in cui si trova il comparto, troviamo sia fortemente sbagliato scaricare tutte le colpe sugli allevatori”, afferma in un comunicato assosuini. “prima di tutto – spiega l’associazione -, l’allevamento zero in questa catena epidemica e’ quello dei cinghiali, il cui proprietario e’ lo stato. senza questo bacino, checche’ ne dicano gli ambientalisti, i nostri allevamenti sarebbero privi di psa. secondo punto, possiamo trasformare ogni coincidenza in prova e trovare collegamenti anche dove non ci sono, ma questa non e’ scienza. terzo – conclude assosuini -, se davvero basta un solo errore per far saltare l’intera filiera e’ chiaro che le regole di controllo e prevenzione sono del tutto inutili”.