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“il turismo di massa, o overtourism, e’ in aumento. basti pensare che secondo gli ultimi dati, l’86% dei turisti si e’ concentrato nel 15% dei comuni. ma l’italia ha una ricchezza territoriale che le puo’ permettere di orientare i flussi turistici verso le aree interne, valorizzando bellezze naturali e borghi secolari meno conosciuti. per sfruttare al meglio questo potenziale servono infrastrutture in grado di collegare i grandi centri con le aree interne. su questo c’e’ molto da fare e troppo spesso le aziende agricole si ritrovano da sole ricercando soluzioni a problemi che auspichiamo possano essere affrontati con una fattiva collaborazione con le istituzioni”, ha detto il presidente dell’aic, associazione italiana coltivatori, giuseppino SANTOIANNI, intervenendo al convegno “agricoltura e turismo: prospettive al 2030”, organizzato da aic e penisola verde nell’ambito della storica fiera di sant’alessandro di bergamo. nel suo intervento silvia BERNINI, presidente di penisola verde, ente che associa gli agriturismi di aic, ha detto che “l’imprenditore agricolo e’ un ambasciatore delle tradizioni, una ‘sentinella della sostenibilita”, che unisce l’esperienza nella cura della terra con l’innovazione per affrontare le sfide dell’agricoltura moderna”. “il suo ruolo sociale” – ha aggiunto BERNINI – e’ ormai indiscusso, con la produzione di beni e servizi di qualita’ e come punto di riferimento per il territorio. nel 2023 le fattorie didattiche erano 3.438, con un aumento del 4% rispetto al 2022 e del 7,9% rispetto al 2021″.