ASSEMBLEA AIEL: FINI, RINNOVA IMPEGNO CHE LA CIA NELMAGGIO DI 23 ANNI ASSUNSE COME SOCIO PROMOTORE

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in occasione dell’assemblea di aiel (associazione italiana energie agroforestali) il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, ha indirizzato una lettera come contributo ai lavori. la riportiamo di seguito. “in qualita’ di presidente della cia agricoltori italiani, vorrei portare il mio contributo a questa assise, al fine di dare seguito e rinnovare l’impegno che la confederazione nel maggio di 23 anni fa assunse come socio promotore, quando immaginando la costruzione di un progetto di filiera legno energia, ha dato vita all’associazione aiel. intervengo si come rappresentante di un’associazione di categoria, ma soprattutto in quanto imprenditore, vivo e respiro in prima persona tutte le asperita’ di questi ultimi anni che lasciano alle aziende un sentimento di smarrimento e di nebulosita’ nella loro prospettiva di futuro. siamo di fronte ad una filiera completa, che parte dalle imprese che operano nella gestione forestale sostenibile, che vede coinvolti dai costruttori di stufe e caldaie, i produttori di pellet certificato, fino agli installatori delle tecnologie di combustione. in sintesi, un percorso che va ‘dal bosco al camino’. se da un lato vi e’ la consapevolezza del fatto che anche questo settore, come altri ambiti produttivi, e’ chiamato a fare la propria parte per contribuire alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico attraverso il miglioramento della qualita’ dell’aria, sono altresi’ a conoscenza degli sforzi e dei risultati ottenuti dagli operatori nel corso degli ultimi anni, per realizzare un significativo miglioramento tecnologico nella produzione di impianti, apparecchi e combustibili che hanno portato un grado di efficienza e di riduzione delle emissioni che va pienamente riconosciuto e valorizzato. siamo a conoscenza che il settore continua a rappresentare la prima fonte di energia rinnovabile a livello nazionale e internazionale e che in italia piu’ di un terzo di tutta l’energia rinnovabile nei consumi finali lordi dipende dalle biomasse. senza quegli 8 megatep generati dalla termica di questo settore, l’italia non avrebbe mai raggiunto gli obiettivi vincolanti posti dall’unione europea il recepimento di direttive europee che generano provvedimenti nazionali, regionali e comunali sempre piu’ restrittivi stanno determinando oggettive difficolta’ nell’immediato e prospettive di sviluppo incerte per il futuro. si tratta di un paradosso che da un lato ci dice che il paese ha bisogno di contabilizzare l’energia prodotta dalle biomasse, dall’altro contemporaneamente si adottano provvedimenti che di fatto mettono in discussione il futuro di un intero settore. questa visione miope non tiene conto dei processi di mitigazione, come ad esempio la stessa aiel dimostra nel ‘libro bianco sulle biomasse’ in cui si determina che e’ possibile perseguire l’obiettivo di produrre energia rinnovabile, contribuire al miglioramento della qualita’ dell’aria, senza compromettere questa importante realta’ produttiva. e’ chiaro che siamo in una fase di forte influenza ambientale, determinata dalla necessita’ di arrivare alla neutralita’ climatica da qui ad alcuni anni. obiettivi necessari che nessuno mette in discussione ma che rischiano, attraverso un approccio sbagliato nel metodo, nella strategia e nella programmazione, di generare un corto circuito che ci portera’ ad una mancata sostenibilita’ economica che sfocera’ inevitabilmente in una vanificazione degli obbiettivi stessi posti dalla transizione ecologica. sono fermamente convinto che oggi il compito delle associazioni sia quello di intensificare sempre piu’ in modo organico e strutturato quell’attivita’ di confronto e di lobby politica a tutti i livelli territoriali, siano essi europei nazionali, regionali o comunali. se non agiremo affinche’ il procedimento tecnico normativo sia frutto di una forte concertazione politica che tenga conto di tutti i risvolti e gli impatti economici sulle aziende e se non si aprira’ un dialogo tra istituzioni e mondo delle imprese, il rischio e’ che, di qui a poco, si andra’ a distruggere il nostro tessuto produttivo, passando inevitabilmente da un progetto di sostenibilita’ ambientale ad una conclamata crisi economico sociale. e’ su questo scenario che cia – agricoltori italiani non solo accoglie le difficolta’ del momento, ma rilancia nella disponibilita’ di costruire assieme a voi un percorso che dia supporto nelle relazioni politiche e istituzionali, al fine di dare voce alle vostre proposte per uno sviluppo sostenibile di questo settore strategico dell’energia pulita. sara’ mio compito, da qui a breve, organizzare un incontro con i vertici di cia, il presidente e il direttivo di aiel affinche’ si possa costruire assieme un percorso progettuale”.