SALMONELLA: ANBI, DISCIPLINARE E GOCCIA VERDE TUTELANO LA SALUBRITA’ DELLA RUCOLA IGP

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“la notizia arriva da madrid, in occasione della fiera internazionale fruit attraction: nessun coinvolgimento e nessun rischio per la rucola i.g.p. (indicazione geografica protetta) della piana del sele a seguito dei casi di intossicazione da salmonella, rilevati in austria, danimarca, germania, italia, qatar, svizzera, emirati arabi uniti e regno unito dal r.a.s.f.f. (rapid alert system for food and feed, il sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi)”. lo rende noto un comunicato di anbi. “nel nostro areale produttivo e’ attivo un controllo totale sulla qualita’ delle acque, attraverso sistemi di purificazione ed igienizzazione: lo prevede il disciplinare produttivo della rucola igp”, rassicura vito BUSILLO, presidente del consorzio di tutela rucola i.g.p. “in fase d’irrigazione l’acqua utilizzata e’ sottoposta costantemente ad analisi fisico-chimiche e microbiologiche, cosi’ da verificarne la conformita’ ai parametri qualitativi, previsti dalla normativa vigente”, spiega BUSILLO, che aggiunge: “inoltre, il consorzio di bonifica in destra del fiume sele ha aggiunto un altro elemento di valorizzazione: l’attestazione goccia verde, un sistema di trasparenza a favore del consumatore, che con uno smartphone puo’ leggere i dati sulla qualita’ produttiva attraverso un qr-code”. “quanto sta registrandosi nella salernitana piana del sele, giacimento della rucola italiana, e’ il primo esempio di come la nuova certificazione idrica sia non solo garanzia di salubrita’ alimentare, ma anche un fattore di competitivita’ commerciale”, sottolinea francesco VINCENZI, presidente di anbi. “la certificazione goccia verde, voluta dall’anbi, prevede un disciplinare per la valutazione della sostenibilita’ dei processi gestionali e produttivi, basato su indicatori in linea con i principali standard e le norme internazionali”, precisa il comunicato. “la comunicazione al consumatore avviene attraverso una specifica etichetta, che permette di controllare l’effettiva sostenibilita’ dei processi applicati, integrando altri standard pubblici o privati e permettendo l’accesso ad informazioni riguardanti l’iter produttivo, grazie al collegamento con una specifica pagina web, che contiene una descrizione approfondita del processo di gestione dell’acqua oltre a valori numerici e grafici”, spiega massimo GARGANO, direttore generale di anbi. “l’uso sostenibile dell’acqua e la tutela qualitativa della risorsa idrica sono valutati, applicando 9 criteri: sostenibilita’ generale degli usi; azioni per l’ottimizzazione degli usi idrici; azioni per il controllo ed il miglioramento della qualita’ dell’acqua; azioni per il risparmio e la riduzione dell’impatto energetico; azioni per il controllo della legalita’; ruolo di ‘facilitatore’ o di ‘pilota’ per nuove tecnologie; azioni di educazione, ‘training’ e ‘capacity buildings’; servizi ecosistemici ed azioni per il loro incremento e/o ripristino; sostenibilita’ socio-economica”, afferma il comunicato, che prosegue: “altrettanti sono i benefici previsti: adeguamento alle politiche per il clima; standardizzazione delle buone pratiche di gestione ed uso dell’acqua; stimolo alla pianificazione di medio/lungo termine; orientamento degli investimenti per la sostenibilita’ delle produzioni; miglioramento e modernizzazione dell’agricoltura irrigua; supporto alla transizione verso agricoltura 4.0; possibilita’ di ‘benchmarking’ interno e di distretto; creazione di ‘data set’ e basi informative; supporto per le politiche dell’acqua”. “utilizzata soprattutto nelle produzioni di IV gamma (circa 20 milioni di consumatori in italia), l’areale di produzione della rucola interessa 7 comuni della provincia di salerno (eboli, battaglia, pontecagnano faiano, montecorvino rovella, montecorvino pugliano, bellizzi, capaccio-paestum), dove operano oltre 400 aziende agricole, guidate perlopiu’ da giovani imprenditori e che, con l’indotto, garantiscono lavoro a quasi 10.000 persone”, conclude il comunicato.