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“l’italia continua a perdere terreno per colpa di una cementificazione dissennata e pericolosa che distrugge l’agricoltura e compromette la tenuta dei territori. per questo oggi non e’ piu’ rinviabile una legge nazionale contro il consumo di suolo”. lo afferma in un comunicato il presidente di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, in merito ai nuovi dati diffusi dall’ispra nel rapporto ‘consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici’, che segnalano nel 2023 un ulteriore aumento del fenomeno: 20 ettari bruciati ogni 24 ore, sopra la media decennale; un costo da 400 milioni di euro l’anno per la riduzione dell’effetto spugna dei terreni; un totale di 21.578 chilometri quadrati occupati da cemento, asfalto o altre coperture artificiali, dei quali l’88% su suolo utile. “la situazione e’ drammatica – ribadisce FINI -. la cementificazione selvaggia non fa che rendere il nostro paese sempre piu’ vulnerabile e non ce lo possiamo permettere. cia torna a chiedere con urgenza l’approvazione di una legge sul consumo di suolo, da anni ferma in parlamento tra ‘stop and go’ e continue sollecitazioni”. “solo con una normativa chiara ed efficace in materia – continua FINI – si puo’ tutelare una risorsa fondamentale per gli agricoltori e le aree interne, base delle produzioni agricole e fonte di reddito per le comunita’ rurali, ma anche un patrimonio unico per tutti i cittadini, perche’ un suolo fertile e’ l’argine piu’ prezioso contro l’inquinamento ed il dissesto idrogeologico”.