(riproduzione riservata)
“si e’ svolto questa mattina il convegno promosso dalla fondazione argentina altobelli ets per presentare ‘un progetto per l’appennino’. la relazione svolta dal presidente pasquale PAPICCIO ha evidenziato le linee direttrici del progetto, presentato alle istituzioni e alle parti sociali, con l’obiettivo di costituire una alleanza di settore per il rilancio delle aree interne e di quelle dell’appennino, passaggio obbligato per un rilancio piu’ complessivo del paese”. lo rende noto un comunicato della fondazione che cosi’ prosegue: “valorizzazione della risorsa acqua, di quella del legno e di quella agroalimentare in un percorso condiviso tra istituzioni e parti sociali per mettere al centro persone lavoro e imprese; queste le parole d’ordine per rispondere ai cambiamenti climatici, alla desertificazione di aree crescenti del paese e per far crescere occupazione e salari. nel dibattito sono intervenuti il sottosegretario all’agricoltura luigi D’ERAMO (lega), il presidente della cia cristiano FINI, il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI, il presidente copagri tommaso BATTISTA, il vicepresidente di coldiretti david GRANIERI, il direttore generale di anbi massimo GARGANO, il segretario generale della fai cisl onofrio ROTA, la segretaria generale della uila enrica MAMMUCARI. in particolare, D’ERAMO ha proposto alla fondazione di partecipare al tavolo istituzionale, che sara’ convocato a partire dal mese di gennaio e che costituira’ la cabina di regia per la gestione delle opportunita’ di rilancio delle aree interne. invito condiviso dalla fondazione che intende contribuire con le proprie proposte alla costituzione di una forte alleanza tra tutte le parti interessate. i cambiamenti che muovono impetuosi a livello globale avranno ricadute inevitabili sul settore agroalimentare e sulle aree piu’ fragili del paese, la risposta vincente puo’ venire solo da un loro pieno inserimento in un progetto di rinascimento teso a valorizzare in primo luogo la unicita’ delle nostre produzioni agroalimentari e la bellezza di localita’ turistiche in grado di raccontare secoli di storia”.

