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“‘accogliamo con soddisfazione gli impegni del gruppo bolton che, a fronte del consistente processo di acquisizione di importanti attivita’ produttive in numerosi paesi del mondo, conferma la volonta’ di continuare ad investire nel nostro paese incrementando le produzioni, assumendo nuovi lavoratori valorizzandone la professionalita’ e la competenza’. e’ quanto dichiarano giorgio CARRA, responsabile nazionale uila per la relazioni sindacali con il gruppo bolton e alberto DONFERRI, segretario regionale uila lombardia in merito all’accordo sul piano industriale 2025/2027 per il sito produttivo di cermenate, il piu’ grande stabilimento europeo di produzione del tonno, nel quale sono e saranno prodotti vari formati di tonno in scatola e delle ‘insalatissime’ sempre a base di tonno a marchio rio mare”. lo rende noto un comunicato della uila-uil. “la multinazionale italiana ha deciso di sviluppare le produzioni del formato 80 grammi del tonno in scatola e per soddisfare le quantita’ aggiuntive destinate a cermenate e’ stato concordato di introdurre il turno notturno con un incremento negli organici”, spiega DONFERRI, nel precisare che “nel corso del 2025, infatti, l’occupazione crescera’ di oltre 60 unita’ a tempo indeterminato a cui si aggiungera’ un incremento di 30 lavoratori con contrato stagionali”. “l’accordo ha previsto un adeguamento degli organici a fronte delle eventuali prossime uscite per pensionamento e, per quanto riguarda i turni di notte, sono state definite condizioni di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici esentati dal lavoro notturno e maggiorazioni economiche piu’ favorevoli rispetto di quelle previste dal ccnl”, prosegue il comunicato. “l’accordo e’ molto importante perche’ rafforza la decisione del gruppo bolton di investire nello sviluppo delle produzioni in italia, consolidando lo stabilimento di cermenate per il quale e’ previsto l’aumento della occupazione stabile e di qualita; percorso che le organizzazioni sindacali a livello nazionale auspicano venga attivato anche per lo stabilimento di aprilia dove, oltre alla produzione della carne in scatola a marchio simmenthal, vengano inserite nuove produzioni che garantiscano livelli occupazionali sostenibili per il futuro dello stabilimento”, conclude CARRA.