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“quella dei crediti di carbonio agroforestali e’ una partita fondamentale sulla quale si giochera’ buona parte dello sviluppo dell’agricoltura; una partita che sara’ determinante anche per il contributo che il primario puo’ dare alla transizione ecologica”, ha dichiarato in un comunicato il presidente della copagri tommaso BATTISTA, ad avviso del quale “e’ fondamentale accelerare con l’adozione delle linee guida per il settore agroforestale, cosi’ da rendere rapidamente operativo il registro pubblico dei crediti di carbonio”. “basti pensare che il mercato dei carbon credit volontari, realta’ ormai consolidata e punto di riferimento per le contrattazioni delle aziende che intendono procedere volontariamente alla compensazione delle emissioni, ha superato a livello globale i 2 miliardi di dollari in valore, con un significativo incremento rispetto agli ultimi anni. il potenziamento delle attivita’ di assorbimento del carbonio, ovvero la capacita’ delle colture e del sistema agroforestale nel suo complesso di immagazzinare un gas clima-alterante come la co2, oltre ad avere sensibili ripercussioni positive in termini ambientali, puo’ contribuire alla diversificazione del reddito degli agricoltori”, ha aggiunto BATTISTA. “si tratta, inoltre, di uno dei tanti passaggi obbligati per puntare al raggiungimento della tanto decantata neutralita’ climatica entro il 2050, che passa dall’incombente obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. i carbon credit possono essere uno strumento fondamentale per contenere i gas clima-alteranti e per compensare le emissioni di anidride carbonica. proprio per tali ragioni, non si possono sottacere le grandi potenzialita’ legate a questa partita, che passano dal registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agroforestale, istituito con il dl 13/2023, ma ancora in attesa delle necessarie linee guida. i produttori agricoli chiedono di poter svolgere le attivita’ aggiuntive di sequestro di carbonio in un quadro normativo chiaro e certo, sia con riferimento alle metodologie che ai sistemi di certificazione, in modo tale da evitare il rischio di ‘assorbimenti inaffidabili’ e cosi’ da poter lavorare allo sviluppo di progettualita’ efficaci e in grado di costituire una significativa fonte di diversificazione del reddito”, ha concluso BATTISTA.