(riproduzione riservata)
“le normative comunitarie in tema di fitofarmaci hanno costituito terreno di scontro durissimo tra l’europa e i produttori agricoli. occorre una moratoria di 5 anni per contenere il gap competitivo che si sta acuendo tra la nostra agricoltura e quelle extra ue dalle quali stiamo subendo effetti pesanti a causa di normative radicalmente diverse. i paesi del mercosur, per esempio, stanno attuando politiche diametralmente opposte, esasperando un divario gia’ presente con i produttori europei impegnati, invece, da decenni in percorsi virtuosi e di maggior rispetto ambientale”, ha detto raffaele DREI, presidente di confcooperative fedagripesca, a margine di incontri istituzionali organizzati a bruxelles in occasione dell’anno internazionale delle cooperative proclamato dall’onu per la seconda volta nella storia. “nello corso di questa nuova legislatura europea bisogna ridare centralita’ ai temi della produzione agricola ed alimentare. da qui la richiesta di un diverso modo di rapportarsi che tenga conto del confronto con gli operatori del settore, cosi’ come ha espresso anche da VON DER LEYEN, al fine di mitigare le tensioni fra le istituzioni eu e il mondo dell’agricoltura e della pesca”, ha detto DREI che poi ha aggiunto: “sul tema op ho evidenziato come siano state strumenti di aggregazione dei produttori fondamentali per accompagnare i processi di innovazione e aggregazione dell’offerta per valorizzare e remunerare al meglio il valore lungo la filiera, oltre a essere lo strumento di penetrazione del mercato anche in termini di export e internazionalizzazione. da qui la necessita’ di rimodulare la nuova pac per introdurre nuove ocm ove assenti. creando il terzo pilastro finalizzato alla copertura degli eventi dannosi legati ai cambiamenti climatici”.