EXPORT: FEDERALIMENTARE, SETTORE VOLA CON +9% IN PRIMI 10 MESI DEL 2024

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“nei primi 10 mesi del 2024 cresce e si consolida l’accelerazione del settore alimentare. secondo l’elaborazione dati del centro studi di federalimentare sulle statistiche diffuse dall’istat, l’industria alimentare italiana ha registrato una quota export nel periodo di 47.411,5 milioni di euro, con una crescita tendenziale del +9,0% sul gennaio – ottobre 2023, superiore al +8,6% segnato sui nove mesi. dopo il +6,6% registrato a consuntivo 2023, ne esce un ulteriore passo premiante che conferma l’alimentare al vertice delle voci manifatturiere piu’ performanti del paese”. lo rende noto un comunicato stampa del centro studi che cosi’ prosegue: “negli ultimi cinque anni (2019-2024) l’export di settore e’ cresciuto del +56,3%. un tasso praticamente doppio rispetto al +28,3% registrato in parallelo dall’export complessivo del paese. l’incidenza dell’export dell’alimentare all’interno di quello nazionale totale e’ salita dal 7,8% del 2019 al 9,2% del 2024. un successo ancora piu’ importante – sottolinea il centro studi – se confrontato con il passo debole del commercio internazionale. il contributo del settore alimentare alla crescita del pil del paese e’ sostanziale. nel 2024, l’export ha trainato la produzione dell’industria alimentare, al punto che essa e’ stata l’unica a registrare un passo espansivo nel panorama produttivo dei grandi settori manifatturieri nazionali. il fenomeno si lega alle performance di molti mercati, ma in gran parte alla spinta specifica del mercato statunitense, che ha segnato un +18,4% sui dieci mesi. esso dovrebbe toccare percio’, a consuntivo 2024, una quota pari a 7,8 miliardi, ponendosi a ridosso della germania, mercato estero leader da sempre dell’alimentare italiano. fra i grandi mercati dell’industria alimentare, vanno ricordate anche le crescite a due cifre della polonia (+18,7%), del canada (+16,6%), del giappone (+12,5%) e dell’australia (+15,4%). a queste performance, si affiancano le spinte dei mercati europei, della spagna (+7,7%), del regno unito (+6,3%), della germania (+6,6%) e della francia (+4,4%). tra gli spunti espansivi piu’ forti, gli ‘oli e grassi’ (+28,0%), seguiti dal ‘dolciario’ (+16,6%) e dalla ‘trasformazione ittica’ (+16,2%). a fianco dell’industria, il settore primario (agro-zootecnico) raggiunge sui 10 mesi la quota export di 9.166,4 milioni di euro, con una crescita tendenziale del +7,3%, dopo il +7,2% dei nove mesi. l’agroalimentare complessivo registra percio’, sui dieci mesi, una quota export di 56.577,8 milioni, con un tendenziale del +8,7%, avvicinandosi ad un altro grande traguardo che segnera’ il record di sempre, sfiorando i 70 miliardi. l’industria alimentare italiana dimostra ancora una volta la sua capacita’ di adattarsi a un contesto economico globale complesso e in continua evoluzione. grazie ad un insieme di fattori, tra cui la qualita’ dei prodotti, l’innovazione e la capacita’ di rispondere alle esigenze dei consumatori, il settore rafforza la sua posizione di eccellenza a livello internazionale”.