FIERAGRICOLA TECH: COLDIRETTI CHIEDE PIU’ INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE MA OCCHIO A NUOVE TECNOLOGIE E A IA, AVVERTONO PRANDINI E GESMUNDO

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“raddoppiare gli investimenti sull’innovazione e la digitalizzazione delle campagne, portandoli a 6 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, per aiutare le imprese a contenere i costi di produzione e contrastare i cambiamenti climatici. e’ l’appello lanciato dalla coldiretti alla fieragricola tech di verona, dove e’ stato organizzato un incontro ul tema “ai, agricoltura intelligente”, alla presenza, tra gli altri, del presidente ettore PRANDINI e del segretario generale vincenzo GESMUNDO. il segretario generale ha aperto i lavori con l’invito ad avere “cautele molto precise” in ordine alle nuove tecnologie ed ha ricordato che il primato del nostro paese nell’ue in termini di valore aggiunto dell’agricoltura e’ anche grazie al fatto di aver detto no agli ogm. GESMUNDO e’ tornato a ricordare che non esiste certezza che la carne prodotta in laboratorio non sia dannosa e parlando di intelligenza artificiale ha evidenziato che il fatto che non sia possibile al momento normarla costituisce un pericolo su cui bisogna ragionare. ma soprattutto – ha concluso – bisogna riflettere su fatto che l’intelligenza artificiale consuma quantita’ di energia immense sottratte alle altre attivita’ umane. dell’i.a. conserviamo la dell’agricoltura, ha concluso per il futuro della nostra “ammaccata umanita’”. “la sostenibilita’ ambientale non e’ quella che voleva TIMMERMANS con il taglio per legge dei fitofarmaci: si fa accompagnando le imprese agricole perche’ risparmiare fitofarmaci, grazie all’innovazione come l’agricoltura di precisione, vuol dire per l’agricoltore innanzitutto ridurre i costi”: lo ha detto PRANDINI nel suo intervento conclusivo. PRANDINI ha toccato tanti temi dell’innovazione: i droni, il cui uso va regolamentato meglio per consentire l’impiego nei trattamenti fitosanitari che possono aiutare in modo determinante l’agricoltura eroica di montagna e alta collina; l’internet veloce, su cui l’italia con il suo 50% di copertura sconta un gap anche con paesi come la spagna, al 90%, riducendo cosi’ le possibilita’ di dare opportunita’ alle aree interne; le tea, tema che per prima coldiretti ha portato a livello europeo come tecnica innovativa che rispetta la biodiversita’ e puo’ aiutare a difendere le colture in varie situazioni, come quella degli insetti alieni. parlando di intelligenza artificiale, PRANDINI ha evidenziato il grande consumo di acqua necessaria per il raffreddamento, ribadendo che dopo l’uso civile il primo impiego vitale delle risorse idriche deve essere quello per l’agricoltura e la produzione di cibo. PRANDINI ha anche richiamato la necessita’ di investire molto di piu’ sulla ricerca e la formazione per restare al passo con l’innovazione in agricoltura. “nello stand d1 del palaexpo e’ stata allestita una mostra sulle principali innovazioni create per la protezione delle colture e l’ottimizzazione della gestione aziendale e dei fattori produttivi”. rende noto la coldiretti in un comunicato che cosi’ prosegue: “le tensioni internazionali che si riflettono sui principali fattori di produzione, dall’elettricita’ al gasolio fino ai fertilizzanti, unite agli effetti delle calamita’ che negli ultimi tre anni sono costate 20 miliardi all’agricoltura italiana, rendono sempre piu’ necessaria la messa in campo di strategie per proteggere le colture e contenere i costi, proprio a partire dalla digitalizzazione dell’agricoltura. le nuove tecnologie permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, come l’acqua, grazie a centraline meteo collegate a satelliti, e di migliorare l’efficienza delle operazioni, riducendo i consumi energetici, grazie all’uso di attrezzature di precision farming. secondo l’analisi coldiretti sugli ultimi dati smart agrifood, si registra una crescita del 19% nel fatturato delle tecnologie 4.0 e 5.0 per l’agricoltura in un solo anno, con oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti. attualmente, le aree agricole che impiegano strumenti avanzati coprono oltre 1 milione di ettari, pari al 9% del totale. a fieragricola tech e’ stato presentato anche il nuovo polo digitale promosso da coldiretti next nell’ambito del pnrr, con il via al primo grande censimento sul livello digitalizzazione delle imprese agricole italiane. un progetto mai realizzato prima in europa, che prevede il coinvolgimento di circa diecimila aziende e punta a dare una svolta verso l’alfabetizzazione informatica dell’agricoltura italiana, con attivita’ mirate di orientamento tecnologico innovativo. un ruolo centrale nello sviluppo dell’agricoltura 4.0 e’ ricoperto dall’ai, l’intelligenza artificiale. secondo un’analisi coldiretti, entro il 2030 un’azienda agricola italiana su cinque adottera’ strumenti di gestione direttamente basati su questo sistema. un uso positivo e importante dell’intelligenza artificiale che mette stavolta d’accordo la stragrande maggioranza dei cittadini. i dati coldiretti/censis affermano che oltre l’89% degli italiani ritiene prioritaria la realizzazione di investimenti pubblici con particolare attenzione a quelli per finanziare nuove tecnologie, inclusa l’ai, specificamente orientati a potenziare l’agricoltura italiana, considerata un settore vitale. l’intelligenza artificiale puo’ costituire una risorsa preziosa per l’economia nazionale – conclude coldiretti -, purche’ si tenga sempre conto dei suoi limiti e degli aspetti etici legati al suo utilizzo, evitando che essa soppianti il ruolo centrale dell’essere umano, sacrificato in nome di un dominio tecnologico incontrollato”.