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“prendiamo atto con soddisfazione del grande impegno messo in campo dall’assessorato regionale all’agricoltura e dalla direzione di argea per sbloccare l’impasse legata alla questione delle plt-pratiche locali tradizionali di pascolamento e, in particolare, al pagamento degli acconti del premio unico, pari a circa cento di milioni di euro”, ha dichiarato in un comunicato il presidente della copagri sardegna giuseppe PATTERI, a proposito degli esiti della riunione del tavolo verde regionale e delle rassicurazioni arrivate dalla direzione di agea coordinamento. “la copagri da tempo aveva lanciato un grido di allarme relativo al concreto rischio di perdere ingenti aiuti comunitari a causa del disconoscimento delle superfici a pascolo utili al pagamento dei premi, proponendo proposte fattive e concrete per ovviare alla problematica e sollecitando le istituzioni preposte a fornire risposte atte alla condivisione del percorso da attuare. plaudiamo, quindi, alla annunciata revisione di alcune procedure del sian, continuando a lavorare per introdurre forme di interpretazione dei dati piu’ corrispondenti alla nostra realta’ regionale, dove pascoli arborati e cespugliati sono un tratto distintivo dell’allevamento e delle qualita’ agroalimentari del primario isolano. e’ ora fondamentale avere stabilita’ nella lettura dei dati e nelle procedure, che non possono essere rimesse in discussione a ogni programmazione comunitaria”, ha aggiunto PATTERI che ha concluso: “non si capisce, infatti, come il paesaggio agrario sardo, stabile ormai da diversi decenni, debba continuamente essere oggetto di diverse interpretazioni, spesso in contrasto tra loro, che rischiano di alimentare un pericoloso ed eccessivo carico di lavoro, con un conseguente aggravio burocratico, a danno di tutti gli interessati, ovvero le agenzie regionali, i caa e le aziende agricole. auspichiamo tempi certi per la liquidazione dei pagamenti”. “gli imprenditori agricoli vanno seguiti sul territorio con servizi di assistenza tecnica in azienda, supportati nelle scelte produttive ed economiche, indirizzandoli nel migliore dei modi su tutti i processi di produzione. assistenza in campo significa anche interlocuzione e a volte correzione di anomalie negli atti e nei processi amministrativi, evitando procedimenti lunghi e tortuosi sia per l’imprenditore che per l’amministrazione e puntando, al contrario, sulla positiva concertazione tra la regione e le associazioni di categoria”, ha spiegato il direttore della copagri sardegna mario PUTZOLU.