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“‘cautela negli investimenti, incremento dei costi aziendali, scarsa offerta di manodopera qualificata sono tra gli aspetti che piu’ sembrano caratterizzare il contoterzismo agrario bergamasco in questo inizio di anno’: e’ quanto afferma il presidente di confai bergamo e confai lombardia, leonardo BOLIS, manifestando il punto di vista dell’associazione intorno alle prospettive che si intravedono per il 2025”. lo rende noto un comunicato di confai bergamo, che cosi’ prosegue: “nell’ottobre dello scorso anno confai bergamo aveva diffuso un breve report con il quale indicava nel rinvio degli investimenti e nella compressione dei margini di reddito le componenti piu’ rilevanti della crisi delle aziende agricole. ora le preoccupazioni si spostano anche sulle tendenze in atto nel comparto agromeccanico, che fino ad oggi ha svolto le funzioni di una sorta di camera di compensazione in grado di aiutare le piccole e medie imprese agricole a contenere i costi di produzione e ad accedere a servizi tecnologicamente avanzati. ‘non e’ in discussione il tradizionale ruolo di sostegno a tutto campo che le imprese agromeccaniche svolgono a beneficio delle aziende agricole nella maggioranza delle operazioni colturali – chiarisce BOLIS -. tuttavia, si notano segnali di grande prudenza negli investimenti in meccanizzazione rispetto a quanto avveniva invece fino ad un recente passato’. non e’ un caso che federunacoma abbia diffuso dati che mostrano come nel 2024 le immatricolazioni di trattori siano diminuite in media del 14%, marcando una tendenza che potrebbe addirittura aggravarsi nel 2025. ‘di fronte agli scenari attuali ci troviamo a ribadire ancora una volta che la crisi che vive il settore primario in questo periodo sembra assumere una natura sempre piu’ multifattoriale – precisa il segretario provinciale di confai bergamo, enzo CATTANEO -. peraltro, tra le questioni che preoccupano le imprese agromeccaniche dobbiamo includere anche la crescente difficolta’ nel reperire manodopera specializzata, considerando in particolare le attuali esigenze in termini di competenze digitali per quanto riguarda sia la conduzione dei mezzi meccanici che la pianificazione colturale’. se vogliamo costruire un futuro in cui l’agricoltura possa essere competitiva e capace di innovarsi – concludono i dirigenti di confai – e’ imprescindibile adottare politiche di sostegno coordinate a livello istituzionale. tali interventi dovrebbero prevedere strumenti efficaci a favore delle imprese agricole e agromeccaniche, con un’attenzione prioritaria al ruolo cruciale del contoterzismo professionale, di cui e’ indispensabile preservare il consueto dinamismo di fronte alle sfide del settore primario”.