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“il biologico e’ un segmento determinante per la cooperazione agroalimentare. lo dimostra la partecipazione di legacoop agroalimentare al sana di bologna, dove saranno presenti le cooperative associate e dove il presidente cristian MARETTI interverra’ al seminario ‘una ocm per il comparto biologico’ organizzato da anaprobio, in programma il 24 febbraio (ore 14,30 pad 18 sala lab academy)”. lo rende noto un comunicato di legacoop agroalimentare, che cosi’ prosegue: “come sottolinea MARETTI ‘il settore bio rappresenta una importante realta’ per le nostre cooperative che riescono a imporsi sui mercati, anche quelli stranieri, con prodotti di eccellenza. il biologico e’ un modo di fare agricoltura che fa parte del dna della cooperazione, sempre attenta al rispetto della natura, alla sostenibilita’ a alla biodiversita’. siamo da sempre in prima linea per la tutela dell’ambiente’. l’importanza del biologico per legacoop agroalimentare e’ testimoniata anche dalla partecipazione a foodex (tokyo 11-14 marzo), la piu’ storica e importante fiera internazionale di food&beverage in asia, giunta quest’anno alla 50esima edizione. presente con legacoop e legacoop emilia romagna, e alcune cooperative rappresentative del food made in italy (consorzio il biologico, conapi, terre cevico, granterre e alce nero), legacoop agroalimentare ha anche organizzato un side-event seminario e showcooking dedicato a biologico e dieta mediterranea che si terra’ il 12 marzo con il supporto e il co-finanziamento di ice. da una recente indagine di ismea e rete rurale nazionale, pubblicata sul sito della stessa rete rurale, risulta che le cooperative del settore agroalimentare italiano rappresentate da legacoop agroalimentare, agci agrital e confcooperative fedagripesca sono circa 5.100, con un fatturato di circa 45 miliardi di euro nel 2023. le cooperative con certificazione biologica sono oltre 1.900. emerge pertanto una forte propensione delle cooperative agricole verso la produzione certificata con metodo biologico. l’85% delle coop bio svolge attivita’ di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti dei soci. per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti agricoli, quelli piu’ diffusi sono gli ortofrutticoli che interessano il 38,8% delle cooperative rispondenti, seguono i seminativi (13,4%) e i lattiero-caseari (11,9%). tuttavia, se si considera la commercializzazione dei soli prodotti trasformati, il prodotto agroalimentare piu’ venduto risulta essere il vino (29,2%) seguito dai derivati dell’ortofrutta e dagli oli vegetali che valgono rispettivamente il 20,8% e il 18,8%. in termini di fatturato 2023, il 53,6% delle cooperative ha visto un aumento su base annua. da un confronto con i dati di bilancio riferiti al 2013 emerge che il 75% delle cooperative ha visto un aumento del proprio fatturato, in alcuni casi (per la meta’ delle cooperative) pari o superiore al 100%. sul fronte delle esportazioni, il 46,7% delle cooperative effettua anche vendite di prodotti biologici al di fuori dei confini nazionali. il 52,6% delle cooperative effettua il 75% delle vendite nell’ue che rimane il principale mercato di sbocco. per il mercato extra ue, le cooperative esportano per il 30,4% in svizzera, seguita da regno unito (21,7%), stati uniti (21,7%) e giappone (17,4%). altri mercati rilevanti sono la cina e gli emirati arabi (4,3%). le cooperative biologiche svolgono un ruolo rilevante nell’ambito delle politiche europee di aggregazione della componente agricola delle filiere agroalimentari, considerando che il 40,0% aderisce ad un’organizzazione di produttori riconosciuta”.